Concerto con l’organo restaurato
Boretto: basilica gremita per la “inaugurazione” dello strumento ottocentesco
BORETTO. Una basilica quasi gremita ha fatto da cornice, domenica, al primo prestigioso concerto dell'organo fresco di restauro dopo anni trascorsi nelle officine della ditta Inzoli di Crema. Alla presenza del sindaco Massimo Gazza, della senatrice Albertina Soliani e di numerosi borettesi, la storica serata si è aperta con i ringraziamenti a quanti hanno contribuito al recupero dello strumento, seguiti dalla benedizione del parroco don Gianfranco Caleffi. Una breve presentazione di Federico Lorenzani, presidente dell'associazione "Serassi" che ha sede nella frazione di San Rocco di Boretto – che ha introdotto la pubblicazione sulla storia e sul restauro scritta da Lisa Mori e Andrea Carmeli (con prefazione del professor Gian Paolo Minardi) illustrando, brevemente, il criterio di impostazione dello strumento – ha fatto poi da preludio al concerto inaugurale. L'organista Alberto Dossena, protagonista assoluto, ha confermato la sua abilità tecnica e la grande esperienza ripercorrendo oltre due secoli di musica sacra per organo, mettendo così in risalto la variegata tavolozza sonora del prezioso manufatto (più adatto, per catratteristiche tecniche, a un repertorio di fine Ottocento) sottolineandone la versatilità, cioè la possibilità di spaziare dalla musica barocca a quella dello stile galante settecentesco sino alle composizioni, tipicamente operistiche, del nostro Ottocento romantico. Di particolare gradimento l'esecuzione da parte del maestro di alcuni brani di padre Davide Da Bergamo e di Vincenzo Petrali, molto vicini per spirito e stile al melodramma ottocentesco italiano, tra cui la Sonata finale, celebre quanto energica marcia dalla messa solenne in Fa maggiore. Un concerto, dunque, che ha entusiasmato e deliziato il folto pubblico, tributando al maestro gli applausi più convinti. «Un sincero e sentito ringraziamento – ha affermato Lisa Mori, promotrice dell'iniziativa – a tutti i concittadini che domenica sera hanno condiviso la gioia dell'organo ritrovato».
Andrea Vaccari