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CORREGGIO

Dimessa tre volte, replica dell’Ausl

«Il comportamento degli operatori è stato corretto e coerente»

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CORREGGIO. Risponde l’azienda Usl al nipote di Eva Villani, Vincenzo, che aveva raccontato alla Gazzetta tutto il suo malumore a seguito di tre dimissioni in una sola giornata – e nell’arco di poche ore – della zia 89enne dal pronto soccorso di Correggio. «La signora – spiegano dall’Usl – si è presentata al pronto soccorso in seguito a una caduta accidentale la prima volta e a breve episodio sincopale la seconda, dopo il rientro a domicilio. In entrambi gli accessi è stata visitata e sottoposta a indagini diagnostiche, risultate rassicuranti. Nel secondo accesso, prima di essere dimessa, è rimasta alcune ore in osservazione».

Dimessa la seconda volta, però, nel tardo pomeriggio Eva si sente di nuovo male: «Intorno alle 18, in seguito a una chiamata al 118 da parte del nipote per ulteriore episodio sincopale della zia, si è recata al domicilio della signora un’automedica con a bordo lo stesso medico del pronto soccorso di Correggio che aveva visitato la signora nel secondo accesso».

Qui, sottolinea l’Usl, «alla paziente è stato proposto il ricovero all’ospedale di Guastalla, sede che avrebbe consentito maggiori approfondimenti diagnostici e ospedale di riferimento per l’area nord della provincia. In un primo momento la signora ha accettato ma la fortissima contrarietà del nipote, che ha richiesto anche l’intervento delle forze dell’ordine, ha poi comportato il ricovero al Santa Maria Nuova di Reggio Emilia».

Il racconto di Vincenzo qui cambia: mentre lui spiega che a questo punto della giornata, dopo l’intervento del 118, la zia è stata nuovamente portata a Correggio (dove sono intervenuti una seconda volta i carabinieri, a seguito di una sfuriata ammessa dallo stesso Vincenzo), l’Usl passa al punto successivo. «Il medico intervenuto al domicilio con l’automedica – dicono dall’Usl – ha preso accordi con i colleghi dell’azienda ospedaliera Santa Maria Nuova e ha accompagnato la signora in ambulanza a Reggio. Per questo trasporto non è stato richiesto alcun pagamento. Alla luce di quanto esposto si ritiene che il percorso clinico-assistenziale e il comportamento degli operatori sanitari sia stato corretto e coerente con le procedure di buona prassi».

Fatto sta che Eva Villani è ricoverata da giovedì in Medicina III, al Santa Maria di Reggio.

«Le condizioni della paziente – specifica però l’Usl – non destano preoccupazioni». (s.p.)