Gazzetta di Reggio

il caso

I vigili in discoteca: «Volevamo evitare il sovraffollamento»

REGGIO EMILIA. «La presenza di tre pattuglie della Polizia municipale in via Balla, sabato sera davanti al ReClub, aveva finalità preventive, volte allo svolgimento della serata in maniera serena,...

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REGGIO EMILIA. «La presenza di tre pattuglie della Polizia municipale in via Balla, sabato sera davanti al ReClub, aveva finalità preventive, volte allo svolgimento della serata in maniera serena, nell'ambito delle norme di sicurezza e convivenza civile e in risposta alle preoccupazioni dei genitori. Ogni riferimento polemico a una presenza irregolare degli agenti, tale da penalizzazione l'attività dell'esercizio pubblico che si stava inaugurando, è del tutto infondato». Così, in una nota, la Polizia municipale spiega il perché della sua presenza davanti alla discoteca ReClub a Cella. «L'azione di prevenzione - si legge - era motivata dal forte interesse all'inaugurazione riscontrato sui social network, che preannunciavano quasi 2.000 biglietti di ingresso emessi già in prevendita, e da telefonate al Comando di Polizia municipale da parte di genitori di ragazzi preoccupati da eventuali eccessive concentrazioni di pubblico. Con discrezione, gli agenti hanno presidiato la zona, evitando situazioni di ressa. Con loro, due ispettori della Siae dotati di conta-persone elettronico, con il quale si sono contate appunto le persone che entravano nel locale, per evitare concentrazioni eccessive, e cioè fuori norma, all'interno dell'esercizio, che può ospitare fino a 875 persone. E tante ne sono entrate». «Coloro che - si conclude la nota - per evitare sovraffollamento, non sono entrati in una prima fase, sono rimasti all'esterno in attesa di poter accedere, cosa che è avvenuta man mano uscivano dal locale altre persone o, cambiato il programma della loro serata, hanno potuto richiedere il rimborso del biglietto».

Da parte sua Andrea Contini, responsabile del ReClub, se da un lato contesta il titolo uscito sulla Gazzetta di ieri che parlava di “locale strapieno” e “ressa in discoteca”, dall’altro ribadisce la sua versione dei fatti. «Non vi è stata alcuna ressa - scrive Contini - vi era solo un tempo di attesa enorme causato dal controllo della Polizia municipale... Insieme al direttore della Siae, la Polizia municipale ha verificato uno ad uno gli ingressi dei ragazzi nel locale contandoli, questo come si può immaginare ha causato un rallentamento enorme della procedura di ingresso, cosa di certo non voluta da noi».