Oltre 500 permessi di soggiorno negati
E’ boom di residenze e posti di lavoro fittizi, la polizia ha intercettato anche 13 passaporti risultati falsi
REGGIO EMILIA. Novantasei persone denunciate, 182 provvedimenti di espulsione notificati, 16 accompagnamenti alla frontiera e 11 al Cie. Sono i dati dell’attività dell’Ufficio Immigrazione dall’inizio dell’anno a oggi. Numeri che rivelano quella che ormai è un’emergenza: che sono sempre più i casi di presentazione di documenti falsi, relativi a residenze, posti di lavoro e passaporti per l’ottenimento del permesso di soggiorno. Il risultato sono stati 500 rifiuti al rinnovo.
FALSE RESIDENZE. Da gennaio, sono stati all’incirca 250 gli alloggi controllati dagli uomini dell’Immigrazione, guidati dal dirigente Francesco Baiano. Molti dei quali si trovano in zona stazione: via Turri, via Ruscelloni, via Vecchi, via Secchi. Altri 136 sono stati controllati negli orari serali. «Quello che è emerso – spiega il dirigente della questura – è che in oltre un terzo dei casi, coloro che risultavano residenti non c’erano. O perché gli alloggi erano stati abbandonati, o perché chi vi abita non conosce quelle persone».
POSTI DI LAVORO FITTIZI. Ma anche sul fronte posti di lavoro, i controlli hanno permesso di evidenziare molte irregolarità. Specie per quanto riguarda i laboratori gestiti da cittadini cinesi, che le ditte di volantinaggio. «Queste ultime - fa notare Baiano - sono una novità che si sta affermando negli ultimi tempi».
Per il primo settore, tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014, sono stati scoperti 31 laboratori o mai esistiti o di fatto inattivi. Al loro posto sono stati trovati capannoni abbandonati e o ditte intestate ad altre persone. Qualche esempio: in via Zatti 15 era stata dichiarata l’esistenza di una ditta cinese, invece al suo posto è stata trovata una ditta italiana da sempre operativa in quella sede. In via Ospedaletto 30 la ditta non c’era proprio: al suo posto è stato trovato uno stabile disabitato. In via Giordano Bruno 71 al posto dei 23 dipendenti che risultavano assunti, c’era uno scantinato dove a malapena ci stavano 5 persone. Poi, c’è il caso di Corte Tegge che ad aprile portò la polizia a denuncia il titolare cinese che impiegava manodopera clandestina: il capannone è sotto sequestro.
«Riscontriamo che molte ditte di volantinaggio nascono da un giorno all’altro, non facciano alcun versamento fiscale o previdenziale, e subito dopo gli assunti si presentano a chiedere il permesso di soggiorno in scadenza» fa notare il dirigente dell’Immigrazione. A Rolo in via Curiel 2, gli accertamenti hanno rivelato come non esista affatto nessuna ditta, bensì abitazioni private. A Reggio tre ditte di volantinaggio intestate a cittadine lituane(in via Veneri e via Turri) con 30 assunzioni tra cittadini indiani e pakistani nemmeno esistevano.
PASSAPORTI. Non cambiano gli esiti dei controlli sul fronte passaporti. La nuova tecnologia in uso agli uffici della terza sezione - un dispositivo che si chiama “750 Device Regula” - ha già scoperto 13 passaporti falsi. Come il caso del documento di un liberiano: l’analisi dei dati impressi ha permesso di scoprire che era falso. E’ un tema delicato: molti stranieri hanno interesse a passare per cittadini di uno Stato per il quale è prevista la protezione internazionale.
MARE NOSTRUM. Super lavoro anche per la quarta sezione dell’Immigrazione, che rilascia permessi di soggiorno per asilo politico, a causa dell’operazione “Mare Nostrum”. Sono stati 360 i profughi arrivati a Reggio: di questi, in 144 hanno abbandonato il territorio, in 216 sono rimasti e di loro si sta occupando l’Immigrazione. (el.pe)