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«Per la prima volta non ho votato»

«Per la prima volta non ho votato»

Nando Rinaldi, ex presidente del consiglio comunale: «Mancava una riflessione»

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REGGIO EMILIA. «Per la prima volta dalla costituzione del Pd non sono andato a votare alle primarie e leggo che non sono stato l'unico. Forse dovremmo ragionare sulle difficoltà del Pd in Emilia Romagna, iniziando dalla formazione e selezione della propria classe dirigente». Lo ammette pubblicamente, con un post su Facebook. A differenza di tanti altri iscritti, magari anche di primo piano, che invece hanno disertato le urne restando nel mistero. Nando Rinaldi, ex del consiglio comunale, dove è stato anche presidente, lancia una provocazione, aprendo un dibattito che parta proprio dal flop delle urne. «È un po’ di anni che sostengo che le primarie, se non sono accompagnate da una formazione adeguata della classe dirigente rischiano di svuotarsi, come avvenuto in questo caso».

Per Rinaldi, non è una questione che riguarda le due candidature in campo. Piuttosto, si tratta di un limite all’interno del Pd. «La mia è una riflessione sul fatto che siamo arrivati alle primarie con il fiato corto, con un numero di candidati inferiore all’importanza della posta in gioco: la guida della Regione - afferma Rinaldi – Nel 2010 doveva già avvenire il ricambio di Errani. La difficoltà di queste primarie sono frutto di un percorso difficile che non nasce adesso. Si doveva arrivare al rinnovamento già prima. Le primarie sono solo un test di un percorso di formazione di una nuova classe dirigente che qui in Emilia non c’è affatto stato. Per questo si tenta di farle diventare una soluzione». (e.spa.)

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