I sindaci reggiani parte civile nel processo contro le cosche
Al vertice dopo l'Operazione Aemilia, approvata all'unanimità la proposta di Luca Vecchi. il prefetto annuncia nuove interdittive antimafia
REGGIO EMILIA. "Chiedo a tutti i colleghi sindaci dei 45 comuni reggiani di costituirci parte civile al processo dell’inchiesta Aemilia. Per lanciare un messaggio chiaro ai nostri cittadini e alla criminalità". La proposta - accolta all'unanimità - è stata presentata oggi pomeriggio dal sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, durante l'assemblea dei primi cittadini reggiani organizzata in Provincia per cercare una linea comune dopo la maxi retata dell'operazione Aemilia.
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La sala è gremita e a introdurre i lavori, dopo il discorso del presidente della Provincia Giammaria Manghi, è intervenuto il neo prefetto di Reggio Emilia, Raffaele Ruberto che ha annunciato l'arrivo di nuove interdittive antimafia nei confronto di aziende presenti sul territorio.
"Sono al vostro fianco nella lotta alla criminalità, avviata dal mio predecessore, Antonella De Miro, che debbo ringraziare. E' mia intenzione però proporre un abbassamento della soglia dei controlli antimafia sugli appalti pubblici. Qui a Reggio ci sono le condizioni per poterlo fare ma serve l'accordo di tutti, perché non si tratta di una prescrizione di legge. Dobbiamo mettere al centro la massima trasparenza. L'altra linea che voglio proporre riguarda l’urbanistica, con controlli stringenti sugli strumenti urbanistici e sui permessi a costruire". Emanuele Cavallaro, sindaco di Rubiera, avverte però che "i controlli sui permessi a costruire porteranno ad un lavoro incredibile ma sono assolutamente d'accordo".
Il sindaco di Castelnovo Monti, Enrico Bini, durante il suo intervento ha chiesto una presa di posizione affinché il Pd e tutti i sindaci chiedano ancora una volta un passo indietro al sindaco di Brescello, Marcello Coffrini, finito al centro delle polemiche dopo le frasi benevole usate per Francesco Grande Aracri, esponente della cosa che vive a Brescello
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Visto il caos creato dall'operazione contro le 'ndrine presenti a Reggio e provincia, il sindaco Vecchi ha deciso di rivalutare l'iter dei grandi processi di investimento. "Nel nostro territorio abbiamo previsto 200 milioni di euro investimenti nei prossimi anni, dalla sanità alle strade. Chiederò un rallentamento degli iter per poter valutare misure e percorsi di controllo ancora più stringenti".
Il contrasto alle infiltrazioni passa anche alla guerra iniziata dal Comune di Reggio Emilia alle sale slot e vlt. "In città siamo impegnati a ridurre la diffusione delle videolottery - dice Vecchi -. Ogni settimana ne apre una nuova. Abbiamo individuate 20 sale abusive. Stiamo lavorando anche con la prefettura per farle chiudere. Anche perché molte delle società che aprono queste sale hanno spesso sede nei luoghi di provenienza degli affiliati alle cosche".
Ecco il documento dell'assemblea dei sindaci
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