L'intercettazione choc: "Con l'Agac pilotavamo tutte le gare"
Cosche e appalti, Colacino sulla gestione dei rifiuti solidi urbani: «Sempre pilotato le gare, quando dipendeva dal Comune di Reggio. Ora con l'Iren a Torino sono rovinato"
REGGIO EMILIA. Michele Colacino è tra gli arrestati dell’Operazione Aemilia. Secondo gli investigatori, è uno dei tramiti dell’organizzazione con ex poliziotti e carabinieri considerati spie delle cosche. In una delle intercettazioni - il testo è qui sotto - si dispera al telefono con Nicolino Sarcone perché gli affari si stanno allontanando: «Ma a me mi è successo un disastro, mi hanno sequestrato tutto».
Così si legge nell’ordinanza al punto in cui si tratta dei rapporti con la politica locale, e in particolare della posizione di Pagliani. «E’ arrivata la fine della mia cooperativa», dice al telefono Michele Colacino in una delle telefonate. Si sta parlando dei lavori per la raccolta dei rifiuti solidi urbani per conto di Iren. Il prefetto ha emesso l’interdittiva e Colacino si trova in gravi difficoltà, soprattutto da quando Reggio non è più autonoma nelle proprie decisioni ma adesso, per effetto della fusione in Iren, per i rifiuti, tutto dipende da Torino.
«Reggio dipendeva dal Comune di Reggio», dice Colacino. «Fino a quando è stato così la mia cooperativa ha sempre pilotato le gare e non ci sono stati mai problemi».
Un’affermazione ovviamente tutta da riscontrare, ma che apre uno scenario a dir poco inquietante nel campo degli appalti pubblici in città. Il riferimento è all’Agac, la vecchia municipalizzata la cui gestione era già finita, mesi addietro, al centro dell’attenzione della parlamentare del M5S Maria Edera Spadoni. Colacino spiega al suo interlocutore cosa e perché è cambiato, dal passaggio Agac-Iren: «Qua i comuni erano consorziati tutti sotto un’unica forma in Agac (...) Reggio, i Comuni di Parma, i comuni di Piacenza (...) fin quando era così la cosa era sopportabile perché ognuno aveva il suo (...) Reggio dipendeva dal Comune di Reggio... mi capisci?»
E ancora: «Dipende tutto da Torino, tutto, dalla A alla Z, gli hanno tolto tutta l’autonomia a Reggio, a Parma... Prima lo stabilivano assieme come far uscire la gara».
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