Gazzetta di Reggio

Reggio

Cambia la viabilità ed è subito caos

di Martina Riccò
Cambia la viabilità ed è subito caos

I residenti disorientati: «I segnali non sono stati aggiornati e comunque il traffico non potrà che aumentare ulteriormente»

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REGGIO EMILIA. Lunedì mattina, ore 10.30. Corso Garibaldi pullula di persone che entrano ed escono dai bar, dalla Coop, dal forno, dai negozi. C’è chi si muove in sella alla bicicletta e, dopo essere giunto davanti alla vetrina desiderata, la parcheggia in una delle tante rastrelliere grigio fumo; chi si sposta in scooter. La maggior parte della gente, però, cammina a passo svelto con borse e borsine in mano. Trovare uno spazio libero in cui lasciare l’automobile, infatti, è pura utopia: tutti gli stalli delimitati dalle strisce blu sono occupati e nessuno se ne va. Le automobili provenienti da via Emilia Santo Stefano, così, continuano a sfilare una dopo l’altra, in un flusso continuo quanto inutile. E il via vai non è diverso nell’altra direzione: biciclette e motorini sfrecciano senza sosta insieme ad autobus e minibus. All’altezza di via Guido da Castello, però, una pattuglia di vigili urbani ferma le automobili che vorrebbero proseguire su corso Garibaldi, e le dirotta sulla strada del “Planet”. C’è chi si ferma con le quattro frecce lampeggianti, chi scende a chiedere informazioni: in pochi sanno che, dal primo febbraio, la viabilità di quel tratto è cambiata, e che adesso nemmeno chi ha il permesso Ztl può percorrere corso Garibaldi da via Guido da Castello all’obelisco di piazza Gioberti. Ma i possessori del permesso Ztl non sono i soli ad essere stati colti di sorpresi da queste modifiche.

Gli stessi residenti annaspano tra vecchia e nuova viabilità, senza capire cosa, effettivamente, cambierà e cosa no. «In corso Garibaldi sono sempre venuti tutti entrando da viale Timavo, anche quelli che non avevano il permesso Ztl - commentano alcuni cittadini - e anche adesso non cambierà niente: solo che a un certo punto svolteranno su via Guido da Castello e via San Pietro Martire invece di continuare diritti». Ma il progetto presentato dall’assessore alla Mobilità Mirko Tutino non prevedeva solo la chiusura di corso Garibaldi in direzione sud-nord (dalla chiesa del Cristo a piazzale Gioberti, per intendersi): stando a quanto dichiarato, infatti, da domenica scorsa il senso di marcia di via San Zenone, via Dell’Erba e via Antignoli avrebbe dovuto essere invertito. Peccato che i segnali stradali non rispettino ciò che era indicato nel progetto. All’angolo tra corso Garibaldi e via Dell’Erba (che prima di queste modifiche poteva essere percorsa da corso Garibaldi a via Gazzata) è spuntato un palo nuovo, ma il segnale in cima è coperto da un sacco cerato nero: «Indicherà un nuovo senso di marcia o manterrà il senso unico che c’era prima?», si chiedono i residenti. Lo stesso enigma si trova all’angolo tra via Antignoli e via Gazzata: anche lì sono comparsi due cartelli nuovi, ma incappucciati. In compenso i segnali vecchi (quelli, cioè, che indicavano i divieti di accesso e il senso unico validi fino al 31 gennaio) non sono ancora stati cambiati. «Stamattina stavo per venire su da corso Garibaldi in via Dell’Erba - racconta Erminio Ferrari - ma non mi sono fidato. I cartelli ancora non ci sono». «Eppure nel volantino che ci hannodato cinque giorni fa c’era scritto che il senso di marcia sarebbe stato invertito», gli risponde Adua Vanicelli. «Secondo me non modificheranno il senso unico - le fa eco Alessandro Bonazzi - significherebbe far passare tutto il traffico da piazzale Fiume su questa viuzza». Con conseguenze niente affatto piacevoli: «Le persone vanno già a tutta velocità da via Dell’Erba a via Gazzata rischiando di investire i pedoni e chi esce di casa - spiega preoccupata Adua Vanicelli - ma se invertono il senso di marcia sarà ancora più pericoloso, perché in curva non si vede niente». «E come se non bastasse ci sono sempre le biciclette che vanno contro mano, un vero suicidio - le fa eco Erminio Ferrari - e le automobili parcheggiate anche dove non ci sono le strisce, che obbligano le auto a salire con le ruote sul marciapiede». «Se davvero cambieranno il senso di marcia di via Dell’Erba - aggiunge Carlo Olivari Anini, dopo essere andato a parlare personalmente con l’assessore Tutino - noi che ci abitiamo potremo entrare solo da piazzale Fiume, andando ad aumentarne il traffico. Almeno, se proprio vogliono modificare la viabilità della nostra via, cambino anche quella di piazzale Fiume. Perché chi viene da viale Timavo non può svoltare direttamente in via Cecati, invece di entrare in piazzale Fiume? Basterebbe regolare i semafori. O realizzare una rotatoria. In ogni caso invertire il senso unico della nostra strada non ha senso. L’hanno deciso per via di un’occupazione abusiva dei parcheggi di via Dell’Erba, dicono, ma i clienti del “Planet” e del “Caffè Garibaldi” lasciano l’automobile in corso Garibaldi, non qui». «L’unica soluzione per corso Garibaldi - aggiunge Alessandro Bonazzi - sarebbe quella di trovare un punto di incontro tra commercianti e residenti, magari chiudendo completamente la strada alle auto ma facendo passare tram e navette ogni cinque minuti». «Secondo me più che cambiare la viabilità - conclude Adua Vanicelli - dovrebbero cambiare i cassonetti. O almeno pulirli. Sono talmente lerci che quando li tocco per buttare via la spazzatura ho paura di prendere il colera».