Tre sezioni dell’Avis unite in un grande centro trasfusionale

di Andrea Vaccari
Tre sezioni dell’Avis unite in un grande centro trasfusionale

Brescello, Poviglio e Boretto sono seconde solo a Reggio con due prelievi e oltre cento sacche di sangue al mese

11 febbraio 2015
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BRESCELLO. Un anno di attività congiunta, che ha apportato benefici alla raccolta di sangue nella bassa reggiana. Sono infatti poco più di dodici mesi che le sezioni Avis di Brescello, Boretto e Poviglio si sono associate in ottemperanza alle disposizioni dell'Avis regionale in materia di riorganizzazione, che ha richiesto il dimezzamento dei 41 punti di raccolta presenti sul territorio provinciale a partire da quest’anno.

Il centro raccolta – che si appoggia alla sede di Brescello e che si trova all’interno dell’ex ospedale di via Cisa, l'unica delle tre ad avere i requisiti necessari – nel 2014 ha effettuato 1246 prelievi di sangue e 260 di plasma donati dagli iscritti delle tre sezioni, contro i 1166 e 246 del 2013.

Un aumento, dunque, che mostra come lo spirito di squadra abbia prevalso sul campanilismo, a favore di una migliore riuscita del servizio.

Lunedì mattina i presidenti delle sezioni Avis di Brescello, Boretto e Poviglio (Giancarlo Silva, Mario Tosi e Alberto Arcagnati) hanno ricevuto la visita dei sindaci Marcello Coffrini, Massimo Gazza e Giammaria Manghi, ai quali hanno fatto visitare ogni ambiente della sede e illustrato l’attività.

Quello di Brescello, Boretto e Poviglio è, in provincia, il punto trasfusionale più grande dopo quello di Reggio ed effettua due trasfusioni al mese riuscendo a ottenere circa 50 sacche di sangue per ogni donazione.

Tra personale sanitario e non vengono impiegate 18 persone, e per il futuro l'intenzione è quella di dotare la sede di due macchine per la raccolta del plasma. Per ottimizzare al meglio i prelievi e raccogliere la quantità di sangue richiesta dal centro trasfusionale, i presidenti sono tenuti a seguire nuove disposizioni: se in precedenza l'invito (via posta o sms) veniva inviato a tutti, oggi i donatori vanno contattati direttamente via telefono, in modo da avere una risposta sicura e attenersi alle quantità richieste dal centro trasfusionale di Reggio.

Dopo qualche titubanza iniziale, dunque, il “matrimonio” tra le tre sezioni ha dato i frutti sperati (le sedi Avis di Boretto e Poviglio non sono infatti sparite, ma sono rimaste attive per visite mediche, elettrocardiogrammi e iniziative varie) e la collaborazione tra i volontari è stata fattiva.

Un ottimo segnale per il futuro anche per l'Avis provinciale, da sempre una delle più numerose (in base al rapporto popolazione-iscritti) in ambito nazionale.