Treni deragliati, indagine del Ministero
Rubiera, oltre alla magistratura e Rfi. La commissione regionale chiede «più sicurezza negli scali gestiti dai privati»
RUBIERA. Sono tre le inchieste aperte dopo l’incidente ferroviario accaduto lunedì scorso poco fuori dalla stazione di Rubiera, che ha visto coinvolti un treno merci ed il treno regionale 11419 Parma-Bologna, coinvolgendo un centinaio di passeggeri di cui otto hanno dovuto ricorrere alle cure mediche per contusioni ed ecchimosi varie riportate in seguito al violento impatto tra i convogli.
Oltra all’inchiesta aperta dalla Magistratura ed affidata al sostituto procuratore Valentina Salvi - che non ha comunque ancora preso alcuna decisione nè sull’ipotesi di reato da valutare nè nei confronti di eventuali indagati come responsabili dell’incidente - stanno effettuando accertamenti sull’accaduto anche la Rfi (Rete ferroviaria italiana) e il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
La vicenda del drammatico incidente di Rubiera, che avrebbe potuto avere conseguenze molto più gravi se il treno passesseggeri non fosse andato a velocità ridotta in quanto era appena partito dalla stazione di Rubiera, o se il “carrello” che si è staccato da uno dei pianali del treno merci fosse precipitato sulla strada provinciale 85 sottostante (incidente è avvenuto proprio sul ponte dove il binario dei treni merci ci avvicina ai due binari della linea princiale Milano-Bologna), ieri è stata anche discussa dalla commissioni regionale Territorio, Ambiente e mobilità, presieduta da Manuela Rontini che ha ricevuto l’informativa da èparte dell’assessorato ai Trasporti.
La commissione regionale, dopo avere analizzato i primi sommari resoconti dell’incidente ferroviario, si è conclusa con la richiesta di aumentare la sicurezza nei terminal gestiti da privati, avanzata trasversalmente da tutti i consiglieri di maggioranza e di opposizione.
Secondo la nota delle Rfi, illustrata dai tecnici dell’assessorato ai Trasporti, l’incidente si è verificato perchè un convoglio merci composto di pianali porta-containers, fermo su un binario secondario nel termina di proprietà di privati e da sempre gestito da soggetti privati in prossimità della stazione di Rubiera, per cause ancora da accertare, si è improvvisamente sganciato andando ad invadere i sue binari principali della linea Bologna-Milano proprio mentre stava giungendo il Regionale.
Il convoglio avrebbe urtato un altro treno merci, anch’esso fermo sul binario di servizio che porta al Terminal Container, causandone il parziale deragliamento e spingendolo nel tratto in discesa che si affianca al torrente Secchia e passa sotto il ponte della via Emilia, a fianco della ditta Ruggerini.
Tanti sono ancora i quesiti senza risposta sull’accaduto e cioè se il treno merci fosse in movimento o se la manovra sia stata fatta troppo rapidamente o se ci sia stato un guasto tecnico che ha provocato il deragliamento del carro pianale che è andato a schiantarsi conto il treno passeggeri in arrivo. Del resto (e i pendolari lo hanno testimoniato) da sempre i treni merci che percorrono il binario del terminal, sembrano letteralmente sfiorare i treni in transito.
Gian Luca Sassi (M5s), Silvia Prodi (Pd) e Gabriele Delmonte (Ln) quindi hanno chiesto alla Regione, in termini di prevenzione, di rappresentare a Rfi «la necessità di aumentare la sicurezza negli scali merci gestiti da privati», valutando «di introdurre le tecnologie di telecontrollo già presenti sulle linee principali».