La Banca d’Italia chiude a Reggio
Nuovo annuncio della direzione: dismissione entro il 2018
REGGIO EMILIA. La spending review è ormai trasversale e costringe anche Bankitalia a una pesante cura dimagrante. L’istituto di vigilanza ha ribadito ieri l’avvio di un piano di dismissione delle sedi periferiche che colpirà anche Reggio Emilia. L’iter annunciato via Nazionale prevede la chiusura di 22 unità entro il 2018. Tra queste la storica filiale di Piazza Martiri del 7 Luglio, edificio di grandi dimensioni che dovrà quindi essere riconvertito.
La Banca d'Italia prevede il “salvataggio” di sei filiali (Agrigento, Sassari, Livorno, Pescara, Lecce e Reggio Calabria) che vengono “promosse” da “Unità al servizio dell'utenza” a “Filiali ad ampia operatività”quindi con maggiori compiti. Il destino però è segnato per le altre. Tra le sed da chiudere ci sono tre filiali in Lombardia (Como, Sondrio e Varese), quattro in Sicilia (Caltanissetta, Messina, Ragusa e Trapani), tre in Toscana (Grosseto, Pisa e Siena), due nel Lazio (Viterbo e Latina) e due in Campania (Avellino e Caserta) oltre a Novara, Treviso, La Spezia, Reggio Emilia, Taranto e Cosenza. Nel piano la banca indica chiusure anticipate rispetto al 2018 per le filiali con meno di 7 addetti.