Gazzetta di Reggio

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CAMERA DEL LAVORO

In 19 mila i lavoratori chiamati a eleggere le Rsu in provincia

di Roberto Fontanili
In 19 mila i lavoratori chiamati a eleggere le Rsu in provincia

Sono oltre 19mila i lavoratori, della scuola e del pubblico impiego che il 3-4-5 marzo sono chiamati a eleggere le Rsu (Rappresentanze sindacali unitarie) nella nostra provincia

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REGGIO EMILIA. Sono oltre 19mila i lavoratori, della scuola e del pubblico impiego che il 3-4-5 marzo sono chiamati a eleggere le Rsu (Rappresentanze sindacali unitarie) nella nostra provincia. Un appuntamento che per la Camera del lavoro reggiana ha una doppia valenza.

Da un lato quello di confermare i dati che l’hanno vista, nel 2006 nella scuola e nel 2012 negli altri settori, essere il sindacato più rappresentativo e dall’altro con una forte partecipazione al voto (superando il 72% nella scuola e quasi l’80% negli altri comparti) dare un segnale forte per riproporre il tema del rinnovo del contratto bloccato da sei anni.

Un appuntamento a cui la Cgil arriva senza risparmiare un giudizio negativo sulle misure proposte dall’esecutivo per la scuola. «No sono riforme, ma si smantella la scuola pubblica», hanno detto i sindacalisti della Cgil, nonostante il miliardo di euro destinato alla stabilizzazione dei docenti. Il risultato delle elezioni, in questo caso, è soprattutto nelle mani delle donne, che rappresentano quasi il 70% dei lavoratori impiegati nei settori (Scuola, sanità, enti locali, Università, Ministeri e Agenzie fiscali) e sono in maggioranza anche tra i 390 candidati proposti dalla Cgil.

Nella scuola le donne sono 147 su 194 candidati e nella Funzione pubblica 171 e 83 gli uomini. La presentazione delle liste della Cgil dei settori del pubblico impiego è stata anche l’occasione per i due segretari provinciali Elvira Meglioli (Flc), Maurizio Frigeri (Funzione Pubblica) e per Ramona Campani della segreteria provinciale della Camera del lavoro, per un giudizio sull’ipotesi di un’unificazione tra Ausl e Azienda Arcispedale Santa Maria Nuova di cui si sta discutendo.

Per il sindacato «questa unificazione non può essere solo un progetto basato sull’efficentamento dei costi e occorre un confronto con i lavoratori, ma sembra un far tornare indietro le lancette del tempo». Un giudizio attendista nel merito, mentre nel metodo ripropone il tema della mancanza del confronto, che per la Cgil è centrale nel rapporto con il Governo Renzi e con i provvedimenti che ha emanato in quest’ultimo anno.

Tornando alle elezioni del 3-4-5 marzo, la Camera del lavoro ha rivendicato il risultato di aver reso possibile l’elezione nelle Rsu per la prima volta anche dei lavoratori precari, che così come di aver composto una lista che è stata rinnovata nella scuola per circa il 50% e con la presenza del 18% di candidati non iscritti alla Cgil.

Nei 66 istituti scolastici saranno eletti 197 delegati a cui si aggiungono i 12 dell’Università. Nel Pubblico impiego i seggi a disposizione sono 390, di cui 75 nella sanità, 293 negli enti locali e 63 negli altri settori, con le nuove candidature che sono 168.