Si è spenta Annamaria Ternelli, vedova di Marco Gerra
Aveva devoluto grossa parte del suo patrimonio alla città di Reggio Emilia. E' deceduta all'età di 91 anni all'ospedale Santa Maria Nuova, dove era ricoverata
REGGIO EMILIA E' scomparsa alle prime ore di oggi, all'Arcispedale Santa Maria Nuova in cui era ricoverata da alcuni giorni, la dottoressa Annamaria Ternelli, vedova del pittore reggiano Marco Gerra, profondamente legata alla sua città, Reggio Emilia, di cui è stata benefattrice.
Annamaria Ternelli Gerra, nata nel 1924, è stata una delle poche donne del suo tempo a laurearsi, prima in Medicina e poi in Biologia. Insegnante in diverse scuole reggiane, vivrà insieme a Marco Gerra fino alla scomparsa dell'artista, nel 2000.
Il funerale si svolgerà mercoledì 10 giugno, dalle camere ardenti dell'Arcispedale alle ore 15,30. Le esequie saranno celebrate nella chiesa di San Pietro, dal parroco monsignor Tiziano Ghirelli. La salma è esposta nelle stesse camere ardenti da domani mattina, martedì 9 giugno.
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"Annamaria Ternelli Gerra è stata una persona di una umanità contagiosa - afferma Graziano Delrio, ex sindaco di Reggio e attuale ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture - Sempre sorridente e curiosa, benefattrice perché desiderosa di promuovere la cultura, ed essere vicina ai suoi cittadini, in particolare i bambini e i giovani, gli anziani, i malati. 'Extra cognitionem, nulla salus' la frase che ha voluto restasse nella riqualificazione di piazza Santo Stefano dice della sua libertà di pensiero. È impressionante il numero di spazi pubblici che negli anni ha contribuito a realizzare e ad allestire, decidendo di contribuire in vita, e con i mezzi che aveva a disposizione, affinché molti ne potessero godere. Ci associamo alla gratitudine di Reggio Emilia per questo grande esempio di liberalità e di amore per la cittadinanza. La ricordo con grande affetto e riconoscenza: da sindaco e da reggiano".
Nel 2002 si apre una nuova pagina della sua vita, che la porta a donare larga parte del suo patrimonio alle istituzioni cittadine, all'Amministrazione comunale con i sindaci Antonella Spaggiari e Graziano Delrio, all'Arcispedale Santa Maria Nuova, al Centro internazionale Loris Malaguzzi, a numerose istituzioni, scuole pubbliche e private, chiese, musei fra cui il Palazzo dei Musei, biblioteche fra cui quella di San pellegrino, associazioni del territorio.
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La prima donazione al Comune, cioè all'intera collettività, fu l'albergo Cairoli, poi trasformato con una sapiente riqualificazione nello Spazio per le arti visive Marco Gerra in piazza 25 Aprile; l'ultima in ordine di tempo, un'importante donazione per la costruzione di 21 appartamenti per anziani a Ospizio, inaugurati lo scorso 9 maggio, alla sua presenza. Nel 2012 il Comune la candida per l'Italian Fundraising Award, il premio nazionale, che la designerà “donatore dell'anno”.
“Ho appreso con dolore della scomparsa di Annamaria, che ho potuto conoscere e subito apprezzare per l'intelligenza brillante, la grande umanità, lo spirito libero e altruistico, la profonda cultura, soprattutto per il suo legame forte e il suo affetto per la nostra città – dice il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi – Un affetto che esprimeva all'unisono con l'ammirazione per il marito Marco.
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E' bello ricordare come Annamaria associasse questi sentimenti, uno personale, l'altro per la comunità: ci dice molto della sua generosità interiore, del suo desiderio di donare a tutti quanto di più importante e bello Annamaria ha vissuto nella sua lunga esistenza. “Desidero non tralasciare – prosegue il sindaco - il suo spirito civico: donare per lei era civismo. La città e la sua comunità erano doni che aveva ricevuto e che ha ricambiato. E' stata una persona, una cittadina, che con i propri mezzi ha collaborato con slancio e generosità alla collettività e al bene di tutti”.