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A Reggio Emilia è artigiana un'impresa su tre

A Reggio Emilia è artigiana un'impresa su tre

Lo studio di Lapam Confartigianato mette in evidenza il nostro tessuto produttivo. Con una media di 2,7 dipendenti, il settore produce 2,5 miliardi di fatturato

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REGGIO EMILIA  «A Reggio Emilia è artigiana più di un’impresa su tre, produciamo quasi il 15% del valore aggiunto e diamo lavoro ad oltre 42mila persone». Così il presidente della Lapam Confartigianato, Erio Luigi Munari riassume la fotografia scattata dal Centro studi con Confartigianato Lapam Emilia Romagna con dati aggiornati al primo trimestre 2015. In Emilia-Romagna al primo trimestre 2015 si contano 133.103 imprese artigiane che rappresentano il 28,8% dell’intero tessuto produttivo della regione.

La dimensione media per un impresa artigiana del territorio è di 2,7 addetti per impresa. Il 14,3% del valore aggiunto è prodotto da imprese artigiane del territorio, comparto che realizza 18,5 miliardi di euro annui di valore aggiunto (2012 ultimo anno disponibile). Sono 317.092 gli occupati dell’artigianato: ogni cento occupati dell’Emilia-Romagna ci sono 20 persone che lavorano in imprese artigiane.

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Ma se veniamo a Reggio Emilia questi numeri sono ancora più importanti: infatti la nostra provincia ha ben 19.756 imprese artigiane (ben il 35,5% del totale delle imprese, record in regione) che danno lavoro complessivamente a 42.742 persone; la media numero addetti per impresa è di 2,7 e il valore aggiunto prodotto dagli artigiani raggiunge 2.517 milioni di euro, oltre due miliardi e mezzo.

Il valore dell’export dei beni realizzati nei primi dieci settori produttivi ammonta a 7,9 miliardi di euro, pari al 59,2% dei 13,3 miliardi di euro a cui ammonta il valore totale delle vendite realizzate all’estero dalle imprese dell’Emilia-Romagna. Anche se non effettuano direttamente le vendite all’estero le imprese artigiane sono a pieno coinvolte nei processi di internazionalizzazione, tenuto conto che il 50,2% delle micro e piccole manifatturiere lavora in subfornitura.

A livello provinciale, nel primo trimestre 2015, il maggior contributo all’esportazione di prodotti realizzati nelle divisioni a maggior presenza di occupati nell’artigianato proviene da Bologna con una quota del 22,3% delle vendite verso mercati esteri realizzate a livello regionale nei settori esaminati, seguita a brevissima distanza da Modena con il 22,2%, da Reggio nell'Emilia con il 21%, da Parma con l’11,9%, da Piacenza con il 6,6%, da Ravenna con il 5,5%, da Rimini con il 4,3%, da Forlì-Cesena con il 4,2% e da Ferrara con il 2,2%.