Stalla col tetto in amianto abbandonata a Rossena
Alcuni abitanti lanciano l’allarme: «La struttura si sta sgretolando, i pezzi di quella copertura vengono portati dal vento in giro per il paese»
CANOSSA. Non si è liberata di tutti i suoi ecomostri, Canossa. Dopo aver abbattuto – al termine di un lungo e sfiancante iter burocratico – l’ex porcilaia di Cavandola, che si ergeva in tutto il suo squallore poco distante dal castello di Matilde, ora bisogna fare i conti con l’ex stalla di Rossena. La struttura abbandonata si trova nel bel mezzo della vallata, a due passi dal castello di Rossena e dalla torre di Rossenella, a breve distanza dalla rupe su cui un tempo sorgeva il più bel maniero dei Canossa.
Una brutta sorpresa per tutti coloro che, passeggiando nel borgo matildico, alzano lo sguardo pensando di gustarsi un panorama mozzafiato.
Ma quella stalla – costruita attorno agli anni Sessanta e utilizzata fino a una quindicina di anni fa – non si limita, con la sua presenza, a rovinare il paesaggio collinare di Rossena. Lo inquina anche nel vero senso del termine.
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Il tetto della struttura, infatti, è di amianto. E anche se non ci sarebbe bisogno di aggiungere altro per descrivere la gravità della situazione, va detto che chi vive a Rossena, passeggiando nei campi, trova spesso sul terreno, anche lontano dalla stalla, pezzi di quella pericolosa copertura. È il vento a trascinarli qui e là, mettendo a rischio gli abitanti e i turisti di passaggio.
«La situazione è così da parecchio tempo – ci raccontano alcuni cittadini –. La stalla è stata usata da una cooperativa, formata da cinque-sei persone del posto, fino alla fine degli anni Novanta. Poi la società si è sciolta e la struttura è rimasta ad uno dei soci, essendo in origine di sua proprietà. Dopo qualche tempo è stata affittata a persone che ci tenevano dentro mucche e pecore – raccontano – ma poi anche loro se ne sono andati e la struttura è stata completamente abbandonata a se stessa».
Pian piano il tetto della stalla – non più curato ed esposto alle intemperie – ha iniziato a cedere e sgretolarsi, e i pezzi di copertura, da allora, vengono portati in giro dal vento.
«Oltre al fatto di rovinare completamente il panorama ed essere un rifugio per chiunque abbia bisogno di stare nascosto, dato che non ci sono cancelli né recinti e tutti i vetri sono rotti – continuano alcuni dei cittadini residenti nella zona – quella stalla ci preoccupa moltissimo. Quando c’è il vento, i campi si riempiono di pezzi della copertura. Come possiamo stare tranquilli sapendo che ci sono schegge di amianto che volano in giro per Rossena?»