Gazzetta di Reggio

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Rottura con i sindacati, sciopero in vista

Rottura con i sindacati, sciopero in vista

Fumata nera nella riunione convocata in Prefettura a Bologna: «Nessuna disponibilità da Odorici»

17 luglio 2015
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REGGIO EMILIA. Rottura al tavolo della prefettura, mobilitazione e sciopero in arrivo, pressing sugli enti locali e sulla Regione affinchè l'integrazione tra Modena, Reggio e Piacenza inizi a tradursi nei fatti. I sindacati picchiano duro su Seta. Nel corso della riunione in prefettura, mercoledì a Bologna, le procedure di raffreddamento del conflitto non hanno dato buoni frutti. Sul tavolo tutti i nodi più urgenti: finanziamento regionale e degli enti locali, bilancio, aggiornamento del piano industriale, assunzioni e stabilizzazione dei contratti, sicurezza e manutenzione dei mezzi, premio di risultato.

Durante il confronto, il viceprefetto ha proposto un confronto sui singoli argomenti: la proposta è stata accettata dai sindacati ma «respinta» dall’ad e presidente Seta, Pietro Odorici, «confermando, se mai ce ne fosse stato bisogno, l'indisponibilità da parte di Seta al confronto di merito sui temi al centro della vertenza». Lo riportano in una nota le sigle regionali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Af, Faisa-Cisal, annunciando un doppio fronte: da una parte una serie di assemblee nei depositi territoriali, «in preparazione dell'azione di sciopero», per «informare gli autoferrotranvieri sulla gravità dello stato in cui versa l'azienda che, a differenza dalle altre aggregazioni regionali, non è stata in grado di fare passi concreti verso l'integrazione tra le tre aziende territoriali originarie». Ma «innanzitutto sarà necessario coinvolgere la Regione, tramite l'assessore Donini», precisano ancora le sigle.

Tra le altre cose, i sindacati chiedono «l'istituzione di una conferenza territoriale del trasporto viaggiatori», il «consolidamento tecnico, organizzativo e della governance delle aggregate, e quindi anche di Seta, a partire dal rinnovo dei gruppi dirigenti». Ma anche «un più rapido e massivo rinnovo del parco mezzi che registra in Seta un'anzianità di oltre 12 anni, contro i 7 di quella europea».