Gazzetta di Reggio

Reggio

In festa per la fine del Ramadan

di Roberto Fontanili
In festa per la fine del Ramadan

Le comunità islamiche reggiane si sono trovate ieri al palazzetto di via Guasco e all'oratorio Don Bosco

18 luglio 2015
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REGGIO EMILIA. Una grande festa particolarmente vivace, allegra e colorata, in cui le comunità islamiche reggiane si sono ritrovate per pregare e mangiare tutti insieme, ha segnato ieri la conclusione del Ramadan. Quella di via Gioia si è data appuntamento all’Oratorio Don Bosco di via Adua, mentre le altre due comunità che hanno rispettivamente sede in via Mazzacurati e in via Piccard si sono ritrovate come avviene già da qualche anno al Palazzetto di via Guasco. In entrambi i casi la preghiera che ha sancito la fine del mese di digiuno è iniziata alle 9, per essere seguita intorno alle 10 dai festeggiamenti e da un pasto comunitario.

Particolarmente colorata e vivace, è stata la cerimonia che si è svolta sul prato dell’Oratorio Don Bosco, con le donne che indossavano bellissimi abiti dai colori sgargianti.

Per lo svolgimento della cerimonia che si svolta al Palazzetto, invece, i preparativi per la festa dell’Id al - Fitr, (che segna la fine del mese sacro del Ramadan) sono iniziati fin dal mattino presto per coprire il parquet dove si sono accovacciati gli uomini, mentre le donne erano confinate in alto sulle gradinate. In entrambi i casi i costi per la cerimonia sono stati sostenuti interamente dalle comunità islamiche.

Al Palasport a portare il saluto del sindaco e dell’amministrazione comunale è stata l’assessore alla Città internazionale, Serena Foracchia, che nel suo intervento ha sottolineato come questa giornata di festa per i cittadini di fede islamica abbia «un significato ancora più rilevante per la città, perché uno dei due momenti di incontro è stato organizzato al Palazzetto, un luogo importante per tutti i reggiani». L’«assessore dopo aver rimarcato come la scelta di aprire a tutti la cerimonia di preghiera sia il Palazzetto, sia ai campi dell'Oratorio cittadino Don Bosco, sia stata «una scelta di condivisione, per avvicinare la comunità islamica reggiana alla città e diminuire la diffidenza verso l'Islam, dimostrando come la fede islamica non sia affatto chiusa ma aperta e dialogante», ha aggiunto che «è ormai giunto a conclusione questo primo anno di collaborazione tra la nuova amministrazione comunale e la comunità islamica di Reggio». Un percorso, per l’assessore Foracchia «ricco di spunti e collaborazione, che ci ha avvicinato molto e che si è caratterizzato per i tanti momenti di costruzione di un reale cammino da fare insieme, basato sullo spirito di fratellanza e il rispetto reciproco delle fedi e delle culture, che a Reggio hanno radici solide e pluridecennali. Principi cardine della nostra città, insieme con lo sviluppo del dialogo interculturale».

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