Gazzetta di Reggio

Reggio

Pensionamenti in corso ricambio tra i primari

di Roberto Fontanili
Pensionamenti in corso ricambio tra i primari

Se ne sono già andati Corrado Boni (Oncologia) e Martino Abrate (Ginecologia) Nei prossimi mesi si libereranno altri studi medici per raggiunti limiti d’età

20 luglio 2015
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REGGIO EMILIA. Cambia la sanità reggiana o meglio ci sarà un profondo ricambio tra i professionisti che vi operano quotidianamente. Da qui a cinque anni saranno i pensionamenti per raggiunti limiti di età a determinare l’uscita dagli ospedali reggiani e dall’Ausl di oltre il 75% dei medici attualmente in servizio. Nonostante la Legge Fornero, la sanità reggiana nei prossimi anni quindi vivrà un terremoto perché l’infornata di assunzioni è avvenuta con l’entrata in vigore del Servizio sanitario nazionale che risale al biennio 1978-80. Ovvero trentasei anni fa, a cui vanno aggiunti in molti casi i sei anni di riscatto di laurea, che in molti hanno riscattato. I conti sono presto fatti, visto che le norme nella sanità pubblica fissano inderogabilmente l’età della pensione in 65 anni di età o al compimento dei quarant’anni di attività. Fanno eccezione sono gli universitari e i medici di base per i quali l’età del pensionamento obbligatorio è più alta. Non parliamo tanto dei direttori generali, come nel caso di Antonella Messori da pochi mesi alla guida dell’azienda ospedaliera Ircss Santa Maria o del riconfermato Fausto Nicolini all’Ausl: a cambiare saranno diversi dei primari che molti cittadini conoscono e stimano perché da anni alla guida dei reparti ospedalieri. Nel giro di qualche mese sono già stati diversi i direttori di struttura che se ne sono andati in pensione.

Come iI primario del Reparto di Oncologia Corrado Boni (in pensione da pochi mesi), il direttore di Ginecologia Oncologia Martino Abrate (in pensione da maggio), mentre da giugno ha lasciato il Santa Maria il direttore della Biblioteca Medica Rita Iori e da luglio è in pensione Sonia Prandi che è stata la responsabile del servizio di citologia cervico vaginale. Così come ha lasciato da poco il suo incarico al Santa Maria l’ingegnere Daniele Patuelli, che ha seguito tutta la complessa operazione del Core. Infine per tornare alla medicina, l’attuale direttore della struttura complessa di Anatomia Patologia Giorgio Gardini andrà in pensione a settembre e tra non molti mesi lo stesso farà il direttore di Pneumologia Luigi Zucchi. Così come per raggiunti limiti di età lascia il responsabile del programma Screening di prevenzione per il tumore alla mammella Carlo Alberto Mori.

Lo stesso problema si riscontra all’Ausl. A luglio è andata in pensione Iva Manghi, che è stata direttore sanitario del Santa Maria Nuova, così come hanno lasciato i loro incarichi sempre a luglio Guido Tirelli direttore del Servizio di Igiene Pubblica provinciale, a maggio la responsabile del Servizio di igiene pubblica del Distretto di Reggio Rosella Rispogliati e solo qualche mese prima la direttrice del Centro di salute mentale Rosaria Ruta. E a settembre altri medici inizieranno a liberare studi e uffici.