Dalla Zottarella al Kresecco, falsi in mostra
Expo, la Coldiretti mostra gli “sfregi”: c’è anche il kit per preparare in casa il Parmigiano Reggiano
REGGIO EMILIA. Lo hanno definito "il Made in Italy sfregiato". Perché di vero in molti prodotti venduti come italiani non c'è nulla. Solo «fantasiose e imbarazzanti interpretazioni di piatti e prodotti falsamenti italiani». Queste le parole usate dalla Coldiretti che gli "sfregi" li ha messi in mostra a Expo.
C'è tutta una serie che richiama la criminalità organizzata, dal mix di spezie piccanti “Palermo Mafia Shooting” al “Fernet Mafiosi”, entrambi prodotti in Germania. La mozzarella diventa “Zottarella”, sempre in Germania, poi c'è un “Parmesan” dall'Australia, una fontina prodotta in Canada. Per non parlare dei vini, con il “Kresecco”. Anche questo prodotto in Germania.
Coldiretti in occasione dell'assemblea nazionale organizzata a Expo proprio nel suo padiglione all'esposizione milanese ha voluto mostrare cosa si vende negli scaffali di negozi e supermercati del mondo. Anche di quel mondo riunito nei padiglioni. «In almeno un Paese su quattro tra quelli che partecipano a Expo sono realizzate e vendute diffusamente fantasiose ed imbarazzanti interpretazioni di piatti e prodotti alimentari falsamente italiani in sfregio all’identità del Made in Italy», spiegano da Coldiretti.E così tra il Thai pesto che corregge in stile orientale la salsa ligure e la SauceMaffia del Belgio per intingere le patatine, spuntano il kit statunitense per preparare in pochi giorni a casa il Parmigiano Reggiano e quello per il vino Barolo. Prodotti improbabili. Che però vengono presentati richiamando l'Italia. Storpiature di nomi ma anche del patrimonio enogastronomico italiano.
«Non solo monumenti. A essere sfregiato nel mondo è anche il Made in Italy alimentare, dallo sfruttamento di antipatici stereotipi per fare marketing sulla pelle degli italiani alle maldestre rivisitazioni di antiche ricette, dalla ridicolizzazione di storici processi produttivi ai nomi storpiati, dalla banalizzazione delle denominazioni fino ai piatti tricolore inventati di sana pianta» sottolinea il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo. Che aggiunge: «L’Expo di Milano può rappresentare un momento di svolta per la tutela del patrimonio alimentare e culinario italiano che è il più apprezzato, ma anche il più offeso nel mondo».
L’elenco degli orrori denunciati ed esposti dalla Coldiretti è molto lungo. C'è il caffè Mafiozzo della Bulgaria, la Firenza salami, e il confuso prodotto Parma Salami Genova. Poi Prosecco e Parmesan, con scritta in cirillico, in arrivo dalla Russia che proprio a Expo ha dovuto ritirare dal proprio padiglione alcuni formaggi di produzione nazionale che scimmiottavano palesemente quelli italiani con il marchio Prego “Italian Style” con una scritta “Original Italian Recipe”. Con falsi e imitazioni si perdono 60 miliardi di euro.
«La tutela del patrimonio agroalimentare all’estero è una area prioritaria di intervento per le istituzioni a tutela dell’identità nazionale, ma anche per recuperare risorse economiche utili al Paese e per tornare a crescere - sottolinea il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo - la contraffazione e la falsificazione dei prodotti alimentari fa perdere al vero Made in Italy oltre 60 miliardi di euro di fatturato all’estero che potrebbero generare trecentomila posti di lavoro. In questo contesto - conclude Moncalvo - è particolarmente significativo il piano per l’export annunciato dal Governo italiano che prevede, per la prima volta, azioni di contrasto all'italian sounding a livello internazionale».
Coldiretti spiega che a taroccare il cibo italiano sono spesso i Paesi più ricchi, tra cui Stati Uniti e Australia da dove arriva il Parmesan con il marchio Perfect italiano, ma molto diffuse sono le imitazioni dei prodotti tipici e i piatti della cucina italiana completamente inventati come la “Pasta con mais, erbe e Parmesan” indicata sul sito ufficiale di Masterchef Australia. Negli Stati Uniti - spiega sempre Coldiretti - il 99 per cento dei formaggi di tipo italiano è realizzato in California, Wisconsin e nello Stato di New York, nonostante i nomi richiamino esplicitamente le specialità casearie più note dell'Italia, dalla Mozzarella alla Ricotta, dal Provolone all’Asiago, dal Pecorino Romano al Grana Padano, fino al Gorgonzola.
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