Gazzetta di Reggio

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Scandiano omaggia il partigiano-poeta Giuseppe Campioli

Scandiano omaggia il partigiano-poeta Giuseppe Campioli

Folla ieri mattina ai funerali di Giuseppe Campioli, 89 anni, personaggio “storico” di Scandiano

22 luglio 2015
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SCANDIANO. Folla ieri mattina ai funerali di Giuseppe Campioli, 89 anni, personaggio “storica” di Scandiano, molto conosciuto anche per il lungo impegno sociale. Il corteo funebre, partito dall’ospedale Magati, ha raggiunto il cimitero, dove si è svolta la cerimonia funebre per salutare chi aveva raccontato la storia degli ultimi sessant’anni di Scandiano attraverso le “sirudele”, poesie dialettali in rima e a sfondo comico. Giuseppe era stato un giovanissimo partigiano. Finita la guerra, oltre al lavoro in un negozio di materiali agricoli della Cpca, si era dedicato al volontariato e alla vita sociale della cittadina del Boiardo, collaborando con vari circoli. Fu fra i primi fondatori della Cooperativa Teatro Nuovo.

Campioli si è spento domenica. Lascia la moglie Giuliana Montanari, i figli Monica e Fausto, i nipoti Martina Eleonora Margherita il fratello Cesare. Dopo la cerimonia funebre, la salma è stata trasportata all’ara crematoria di Mantova. Una delle ultime volontà è stata quella di non acquistare fiori per il suo funerale ma di fare offerte all’Anpi di Reggio.

La morte di Campioni ha suscitato anche il cordoglio della Scandianese: «Il 19 luglio, alla soglia dei 90 anni – afferma la società calcistica – è mancato all’affetto dei sui cari e del paese intero quella bella persona che tutti abbiamo conosciuto come "Campiulèin". Grandissimo tifoso rossoblù, fin da bambino ha giocato nella Scandianese e ne ha seguito le imprese fino a che la salute glielo ha consentito. Ma "Campiulèin" non era solo questo: fu un partigiano combattente nella lotta antifascista e un grande poeta dialettale, i cui versi non dimenticheremo mai. Ciao Giuseppe,ci mancherai. La Scandianese calcio si unisce al dolore della famiglia e formula le più sentite condoglianze». Il sindaco Alessio Mammi ricorda il partigiano-poeta a nome del Comune. «Se ne va una figura storica della nostra città, uno dei simboli della Scandiano di un tempo, capace di resistere a periodi durissimi, quali la guerra, i lutti, la povertà estrema, la durezza del regime fascista e dell’occupazione nazista».