«Persone bellissime Rimarranno sempre nei nostri cuori»
Cadelbosco Sopra: tutto il paese in lutto per la morte di Giovanni Bortolani e Ines Bergo, vittime di un incidente
CADELBOSCO SOPRA. Sgomento, profondo dolore e ancora tanta incredulità: questi sono gli stati d’animo in cui versano i cittadino di Cadelbosco Sopra che non riescono ancora a capacitarsi della tragedia che li ha colpiti.
Non riescono ancora a credere che non rivedranno più il sorriso e l’aria affabile e sorridente di Giovanni Bortolani e Ines Bergo, rispettivamente 63 e 64 anni, residenti in via Quarti, nella frazione di Cadelbosco Sotto, dove tutti li conoscevano.
A poche ore dai funerali della coppia, che si terranno domani, prevalgono sentimenti di rabbia e tristezza per l’incidente stradale che domenica sera ha spazzato via prematuramente le vite di Ines e Giovanni. I coniugi viaggiavano a bordo di una Fiat Panda quando, improvvisamente, sono rimasti vittime di un impatto terribile fra automobili, in via Bacone, vicino alla tangenziale di Reggio.
E sono ancora comprensibilmente scossi per l’accaduto i due figli della coppia: Fabrizio, tecnico specializzato in grossi impianti e Tiziano, operaio. Tiziano e Fabrizio vivevano con i genitori, in via Quarti.
«Quando ho visto la polizia suonare al campanello di casa alle due di notte e ho visto che i miei non erano nel letto mi è caduto il mondo addosso» ha detto Tiziano con la voce rotta dal pianto, commentando il terribile attimo in cui gli agenti della Polizia Stradale hanno comunicato, poco dopo l’incidente, a lui e al fratello Fabrizio la più tremenda delle notizie: la perdita dei genitori.
«Quasi tutti i fine settimana, soprattutto in questo periodo, con il bel tempo, i miei genitori andavano a Castelfranco Emilia da mio zio – ha spiegato Tiziano –. Erano molto uniti a lui e così andavano a fargli visita e magari ne approfittavano per uscire e andare alle feste all’aperto, a mangiare e a divertirsi. Erano andati in pensione e per loro avrebbe dovuto iniziare un periodo di pace».
E invece un destino tremendo ha voluto che rimanessero vittime di una tragedia sulla strada. Anche al bar ristorante Gemmi, dove Ines ha lavorato per tantissimo tempo, non possono credere a una disgrazia così assurda.
«Quando abbiamo saputo della notizia non riuscivamo a capacitarci – raccontano gli ex colleghi di lavoro –. Abbiamo subito riconosciuto la Fiat Panda gialla dalle immagini che sono circolate e, non vedendo Ines qui al bar per la colazione come ogni mattina, abbiamo capito tutto e siamo scoppiati a piangere».
«Erano due bravissime persone e Ines è stata per noi non una dipendente, ma un membro della nostra famiglia», ha commentato Angela Speroni, una dei titolari del ristorante Gemmi.