«I nonni condannati volevano solo vedere i nipotini»
ZONA CERAMICHE. Sono pronti a fare appello i nonni condannati per il reato di molestie continuate ai danni di figlia e genero. Sono determinati a lottare per un’ulteriore riforma delle accuse a loro...
ZONA CERAMICHE. Sono pronti a fare appello i nonni condannati per il reato di molestie continuate ai danni di figlia e genero. Sono determinati a lottare per un’ulteriore riforma delle accuse a loro rivolte, dopo la derubricazione del primo reato a loro contestato, quello di stalking.
E’ una storia dolorosa, quella finita sui banchi del tribunale di Modena e che contrappone pezzi della stessa famiglia, frantumati ormai tanto tempo fa. E finiti a distanze che, oggi come oggi, sembrano incolmabili. Da una parte ci sono una donna e il compagno, genitori di due figli ancora piccoli, che accusano gli anziani genitori di lei di essere non solo invadenti, ma veri e propri per persecutori. Dall’altra, i due coniugi che da anni non possono vedere i nipotini - uno, nato dopo lo scoppio degli attriti, non lo hanno mai conosciuto - che non riescono ancora a credere di essere stati portati sino in tribunale. E di essere stati condannati.
«Voglio chiarire che gli episodi contestati si contano sulle dita di una mano - spiega l’avvocato Carmen Pisanello, che difende marito e moglie - Tre lettere in due anni della donna rivolte alla figlia e due del nonno, in cui non si chiede altro che una riconciliazione. Il nonno poi ha incontrato due volte per caso la figlia e altre due volte era andata a cercarla e li aveva seguiti per sapere dove si trasferivano dopo che lasciavano la casa accanto a loro proprio per i dissidi. Quello che volevano ottenere è solo un diritto di visita, non mettevano certo in discussioni le capacità genitoriali della figlia e del compagno».
Ai due anziani era stato chiesto anche un risarcimento danni di 60mila euro, che però il giudice non ha accolto rimandando eventuali contestazioni a un procedimento civile. «La Corte dei diritti per l’uomo stabilisce il diritto autonomo di visita dei nonni ai nipoti» fa notare l’avvocato Pisanello. Cosa che, invece, il profondo atrito tra la madre dei bambini e i genitori di fatto impedisce da anni. Non resta che attendere l’appello. (el.pe)
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