Gazzetta di Reggio

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«Open.Co, la Lega Coop faccia proposte precise»

«Open.Co, la Lega Coop faccia proposte precise»

San Martino: il segretario della Cigl-Fillea, Giove, interviene dopo lo sciopero «Non accettiamo solidarietà strumentali, la cooperazione deve salvare il settore»

24 luglio 2015
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SAN MARTINO IN RIO. «Non è più tempo di rinvii: le gravissime crisi aziendali Open.Co, che conta circa 410 lavoratori, e Lavoranti Legno, 104 lavoratori, sono ad una fase estremamente complessa e necessitano di decisioni urgenti». Questa la sollecitazione che arriva da Luigi Giove, segretario Cgil Fillea regionale in merito alla crisi che ha travolto Open Co, il soggetto nato un anno fa dalla fusione della modenese Coop Legno e della Cormo.

Lunedì scorso si è tenuto uno sciopero davanti al Comune da parte dei lavoratori dell’ex Cormo proprio per sottolineare che la loro situazione necessita di una svolta in tempi molto brevi. Il 31 luglio l’assessore regionale Palma Costi ha convocato un tavolo regionale in cui si analizzerà la crisi di queste aziende, ma questo non basta ai sindacati che chiedono uno sforzo in più alla Lega delle coop.

«La Lega delle Cooperative deve a questo punto dire con chiarezza e urgenza se il progetto di aggregazione delle cooperative della serramentistica è vero o rimane solo sulla carta, un'idea che viene riproposta da mesi senza che nessuno veda nulla di concreto – dice Giove – La cooperazione ci presenti il progetto industriale, apra seriamente la discussione, ma sia chiaro che la Fillea Cgil non potrà in alcun modo condividere l'idea di chiudere definitivamente qualche stabilimento, salvando solo temporaneamente alcune decine di posti di lavoro, perché questo rappresenterebbe un disastro per centinaia di lavoratori. La situazione di incertezza sta già producendo l'effetto di amplificare le difficoltà mettendo in discussione il fatturato ancora esistente nelle due cooperative».

«La Lega delle Cooperative si assuma fino in fondo le sue responsabilità – continua Giove – sapendo che la crisi delle cooperative serramentiste in Emilia Romagna mette in discussione il lavoro di centinaia di addetti. Non sottovalutiamo l’interessamento della politica in questa fase e apprezziamo i vari attestati di solidarietà, in particolar modo l'impegno delle istituzioni locali, a partire dai sindaci dei comuni interessati. Ovviamente non accettiamo solidarietà strumentali da parte di quei partiti o quegli esponenti politici che del lavoro e dei lavoratori non si sono mai interessati».

«L’incontro già convocato dalla Regione Emilia Romagna per il giorno 31 luglio sarà sicuramente un appuntamento importante, ma il tempo scorre inesorabilmente ed è nelle mani del movimento cooperativo dell'Emilia Romagna fare una mossa in tempi stretti».

«La Fillea Cgil le sue proposte le ha già fatte – conclude la nota firmata da Luigi Giove – sono praticabili e di buon senso: creazione di una newco, conferimento (affitto o cessione) di tutti i rami aziendali Open.co e Lavoranti in Legno, trasferimento di tutti i lavoratori che non rinuncino volontariamente allo stesso, attivazione di un processo di riorganizzazione aziendale della durata di 24 mesi con utilizzo degli ammortizzatori sociali esistenti con contestuale avvio di una riduzione (su base volontaria) della base occupazionale, verifica delle compatibilità tra piano industriale e costi industriali compreso il costo del lavoro” conclude Giove. (s.a.)