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Processo Eternit bis nuovamente sospeso

Processo Eternit bis nuovamente sospeso

Il Gup di Torino ha presentato una eccezione di costituzionalità sulla questione "ne bis in idem" ovvero sulla possibilità di processare nuovamente Schmidheiny anche se con un'altra accusa

24 luglio 2015
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TORINO.Una nuova beffa che, paradossalmente, potrebbe diventare una occasione per coinvolgere le altre parti civili, i familiari di altre vittime all'interno del processo per oomicidio. Finirà infatti alla Corte Costituzionale il processo Eternit bis. Il gup Federica Bompieri ha sollevato una questione di costituzionalità. Il processo, dunque, verrà interrotto in attesa di una pronuncia della Consulta. Il gup Federica Bompieri, nell'udienza preliminare che si è riaperta questa mattina al Tribunale di Torino, accoglie l'eccezione sollevata dalle difese di Stephan Schmidheiny sul cosiddetto "ne bis in idem" e invia alla Corte Costituzionale il processo Eternit bis. Schmidheiny, amministratore delegato di Eternit, era stato prosciolto per prescrizione da una precedente accusa di disastro ambientale doloso. Qui risponde a titolo di omicidio volontario della morte, provocata da malattie da amianto, di 258 persone.
Si tratta di una eccezione di costituzionalità che gli avvocati hanno invocato sostenendo che non si possa essere processati due volte per gli stessi reati. Il procuratore Raffaele Guariniello e il sostituto Gianfranco Colace avevano replicato invece che i fatti fossero diversi, così come l'accusa: omicidio per 258 morti da amianto.Nell'ipotesi in cui la Corte costituzionale decida che il processo possa riprendere, la procura di Torino contesterà altri 94 casi di morte da amianto (tra cui altri di Rubiera), che si aggiungono ai 258 trattati finora. Lo si è appreso a margine dell'udienza preliminare.