Gazzetta di Reggio

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Benvenuti a Novellara, il paese più bollente della Bassa: «Ma noi abbiamo i portici»

Franco Dallasta
Benvenuti a Novellara, il paese più bollente della Bassa: «Ma noi abbiamo i portici»

Registrati anche 41 gradi ma per fortuna c’è la piscina. «Una volta qui nel Triangolo Rosso era peggio, ma non ci facevamo caso»

25 luglio 2015
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NOVELLARA. E’ famoso come il “Triangolo rosso” non per le morti del dopoguerra, ma perchè proprio il triangolo Correggio-Rolo-Novellara è da sempre, la zona che registra i picchi più alti di caldo durante l’estate ma anche le minime storiche durante l’inverno.

Le statistiche dicono che anche quest’anno le temperature più alte della provincia si sono verificate a Novellara, forse più nella zona delle valli che in centro dove, tuttavia, anche ieri il termometro davanti alla farmacia segnava stabilmente i 39 gradi. «E ieri - mercoledì per chi legge - è arrivato anche a 41 gradi – dice Luigi Davolio, seduto con gli amici Claudio Pezzani e Franco Barbieri sotto il portico davanti al bar di Graziano Mari – noi abitiamo qui in centro e ci siamo abituati al caldo. In fondo è per questo che in nostri avi hanno inventato i portici, proprio per riparare la gente dal gran caldo d’estate e dalla pioggia e dalla neve d’inverno».

In effetti gli unici “segni di vita” a Novellara (come negli altri paesi della Bassa) si registrano solo sotto i portici, dove ci sono i bar, la farmacia, i negozi, le banche mentre le piazze, ovviamente, restano praticamente vuote e assolate.

«Veramente la gente, con questo caldo, preferisce uscire di sera, o al massimo al pomeriggio per l’aperitivo – commenta Chiara Mantovani dietro il bancone dello storico “Bar Roma” dove, grazie all’aria condizionata, si sta davvero molto bene – In questi giorni torridi i clienti vengono soprattutto la sera anche se a pranzo abbiamo molti impiegati che abitano fuori dal paese». «L’unica alternativa – spiega Cristina Musetti – è quella di andare un po’ in piscina a cercare un po’ di refrigerio ma quando si torna a casa è peggio di prima e allora si deve ricorrere all’aria condizionata perchè altrimenti non si riesce assolutamente a dormire». [[atex:gelocal:gazzetta-di-reggio:reggio:foto-e-video:1.11834080:MediaPublishingQueue2014v1:https://www.gazzettadireggio.it/reggio/foto-e-video/2015/07/25/fotogalleria/novellara-capitale-della-bassa-reggiana-dove-si-muore-dal-caldo-1.11834080]]

Anche Serena Avone e Aniello Campanale, seduti sotto il portico davanti al bar Roma, commentano rassegnnati che l’unica possibilità per resistere a questo caldo è quello di andare in piscina o di restare a casa.

«Adesso è anche impossibile lavorare sui tetti o all’esterno – afferma Aniello, che lavora come idraulico – salvo che non sia assolutamente necessario. Eppure in campagna lo fanno da tanti anni e il caldo c’è sempre stato».

«Non mi sembra che il caldo di quest’anno, anche se superriore alla media – dice Pierluigi Bolondi, seduto sotto il grande ventilatore al bar della piscina comunale – sia poi così eccezionale. A parte il fatto che, se nelle media statistiche si tiene conto anche quello che è successo l’anno scorso (quando l’estate è stata estremamente piovosa, se non fredda in alcuni periodi ndr.) allora sì, è un’estate calda, forse come quella del 2003».

«Ma va bene così – aggiunge Roberto Lambruschi compagno di gioco a briscola o tresette – perchè non possiamo sempre lamentarci del clima». E insieme agli amici ricorda quando 30 anni fa, cioè quando erano bambini, che andavano a pescare nella Valli con 40 gradi e nessuno ci faceva caso.

Chi guarda al tempo e sperano che il caldo duri ancora (almeno per altri tre giorni) sono Luigi Turci e Singh Separwinder, volontari della Pro Loco che stanno allestendo la tradizionale festa di “Miss Anguria” in programma da questa sera a domenica: «L’anno scorso, il sabato sera, era venuto un temporale e ci aveva quasi rovinato la festa, adesso, invece, speriamo che il bel tempo regga. La migliore soluzione contro il caldo torrido? Ovvio, mangiate tanta anguria!»