Gazzetta di Reggio

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Denuncia della Lega Nord «Moschea clandestina»

Denuncia della Lega Nord «Moschea clandestina»

Correggio, esposto di Rovesti: «Segnalazioni dei cittadini e problemi al traffico Occorre chiuderla per verificare che venga rispettata la legge sui luoghi di culto»

25 luglio 2015
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CORREGGIO. La locale sezione della Lega nord ha depositato un esposto ai carabinieri per verificare le attività che si svolgono all’interno di un luogo di preghiera islamico situato all’interno di un locale in via Gambara e la concessione da parte di un privato di un appartamento in affitto all’associazione islamica Assalam.

L’associazione si è costituita nel luglio scorso e ha incontrato più volte il vicesindaco Gianmarco Marzocchini. Nello statuto dell’associazione c’è il perseguimento della “solidarietà sociale e di promozione della cultura e tradizione islamica”. I soci fondatori di quest’associazione sono una trentina.

Il Carroccio, tramite il segretario Riccardo Rovesti, comunica di avere ricevuto segnalazioni da parte di cittadini sulla presenza di questo luogo di culto.

«Durante il Ramadan le problematiche sono aumentate e si sono create occasioni di scontro con i residenti e problemi di intralcio alla circolazione. – spiega Rovesti –. Abbiamo preso atto delle segnalazioni dei cittadini e all’inizio di luglio abbiamo presentato un esposto ai carabinieri, affinché l’autorità disponesse le opportune verifiche e segnalasse all’amministrazione comunale le eventuali violazioni di legge. Ricordiamo che attraverso la Legge Regionale n. 383, che consente alle associazioni di promozione sociale, culturali, o ricreative di installare una propria sede in qualsiasi edificio, si è dato modo ad un’associazione ai più sconosciuta di utilizzare un edificio in centro storico per attività tutte da chiarire. Dalle segnalazioni dei cittadini e delle autorità sembra evidente che non si può più parlare di attività culturali, ma di vera e propria moschea, la cui apertura è sottoposta a controlli ed un iter specifico che fa capo al Viminale, non alla Regione. Si tratta, quindi, del solito escamotage che ha portato al sorgere di vere e proprie Moschee a Boretto, Guastalla e altri comuni della Bassa Reggiana. – continua Rovesti –. Condanniamo fermamente questo “trucco” per aggirare la legge. Sono recenti gli episodi di arresti di personaggi che utilizzavano questi centri per predicare odio e fiancheggiare i terroristi. In Emilia Romagna sono state arrestate persone che progettavano veri e propri attentati sul suolo regionale e altri pronti a raggiungere altri paese europei o ad arruolarsi nell’Isis. Dopo questi episodi e dato il delicato contesto internazionale servirebbe molta più prudenza prima di favorire l’attività di queste associazioni. Chi si occupa di tradurre in italiano gli insegnamenti in arabo che prendono spunto dal Corano? Chi si occupa – chiede ancora l’esponente leghista – della gestione dell’ordine pubblico, inevitabilmente, delicata quando si riunisce un elevato numero di persone in una zona centrale di Correggio?»

«Riteniamo che sia doveroso un intervento urgente dell’amministrazione comunale – conclude il segretario leghista Rovesti – e auspichiamo un’ordinanza del Comune con temporanea chiusura della moschea al fine di verificare che venga rispettata la legge sui luoghi di culto e che vengano immediatamente cessati comportamenti non in linea con la stessa legge».

Serena Arbizzi