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Il tribunale del Riesame scarcera Domenico Bolognini

Domenico Bolognino è stato scarcerato: al posto degli arresti domiciliari avrà l’obbligo di dimora

25 luglio 2015
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REGGIO EMILIA. Domenico Bolognino è stato scarcerato: al posto degli arresti domiciliari avrà l’obbligo di dimora. Lo ha deciso il gip Ziroldi accogliendo, così, la richiesta avanzata al tribunale del Riesame dall’avvocato difensore Carmen Pisanello.

«Sono molto soddisfatta», ha commentato il legale dopo aver saputo la decisione del gip. Domenico Bolognino, figlio di Michele (considerato uomo al vertice del clan Grande Aracri), era finito nei guai dopo un’indagine del filone bis dell’inchiesta Aemilia contro il radicamento della ’ndrangheta a Reggio Emilia e in Regione.

In una intercettazione telefonica, infatti, il padre Michele Bolognino aveva ricevuto l’ordine di passare la gestione del ristorante Ariete di Parma – di cui era proprietario ma che di facciata era affidata alla ditta reggiana Italgitto di Abdelga Wad Ibrahim Ahmed, imprenditore egiziano che ha fatto da testa di legno di concerto con Diletto – al figlio.

La gestione era stata affidata a Domenico, che fino a quel momento aveva sempre lavorato dietro i fornelli, il 28 gennaio del 2015. Non una data qualsiasi, visto che la mattina alle 5 il padre Michele era stato arrestato durante la prima operazione di Aemilia, che fece scattare le manette per 117 persone.