Gazzetta di Reggio

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Rapina all’Oviesse di Reggio Emilia, arrestato un 29enne

Rapina all’Oviesse di Reggio Emilia, arrestato un 29enne

L’uomo ha riempito una borsa con vestiti per 160 euro e ha tentato la fuga ferendo la guardia giurata

25 luglio 2015
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REGGIO EMILIA. Il mese scorso si era beccato una denuncia per un furto all’Oviesse. E venerdì è stato arrestato per avere tentato un nuovo colpo sempre all’Oviesse. Protagonista un marocchino 29enne che a quanto pare ha preso di mira proprio il centro commerciale di via Emilia San Pietro per le sue scorribande.

Sono le 12.30 di venerdì quando l’uomo, entrato nel negozio del centro storico, è stato riconosciuto da un addetto alla sicurezza come lo stesso che un mese prima aveva messo a colpo un furto in seguito al quale era stato denunciato. Insospettitosi dalla sua presenza, il dipendente lo ha seguito costantemente con lo sguardo fino a rendersi conto che si era impossessato di diversi capi di vestiario, per un valore complessivo di circa 160 euro, nascosti all’interno di una ampia borsa a tracolla che aveva con sè, tentando poi di uscire dal negozio da una porta secondaria per evitare i controlli dell’antitaccheggio .

Ovvio e tempestivo l’intervento del dipendente che ha intimato al marocchino di fermarsi e di attendere l’arrivo di una pattuglia dei carabinieri che aveva immediatamente proovveduto a chiamare.

Vistosi scoperto, l’uomo, invece di fermarsi ed arrendersi all’evidenza, ha cercato di guadagnarsi la fuga con il bottino prima dell’arrivo degli agenti spintonando energicamente l’addetto alla sicurezza e causandogli lesioni guaribili in pochi giorni.

Immediato l’intervento di una pattuglia dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile che sul posto hanno proceduto ad individuare e bloccare, con ancora la refurtiva nella tracolla il marocchino.

Accompagnato in caserma per gli accertamenti di rito, l’uomo è stato arrestato con l’accusa di rapina impropria e trattenuto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Reggio. Ieri mattina, in tribunale, il processo per direttissima: il 29enne è stato condannato a 8 mesi, pena sospesa.