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Reggio Emilia, atto vandalico contro il Centro di documentazione sulle mafie

Reggio Emilia, atto vandalico contro il Centro di documentazione sulle mafie

Distrutta la vetrata della sede, in via Filippo Re, dove si trova anche la redazione del giornale di strada Piazza Grande. Iori: "E' il gesto di qualcuno che vuole ostacolare le nostre attività"

25 luglio 2015
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REGGIO EMILIA. Hanno spaccato la vetrata. Poi sono fuggiti. Un inquietante atto vandalico, che ha colpito uno dei più importanti presidi di legalità presenti in città. E' quanto avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì, quando qualcuno ha infranto la vetrata del “Centro di documentazione sulle mafie” in via Filippo Re 11, sede anche di altre attività come il giornale di strada "Piazza Grande".

Un'area ben sorvegliata, nella quale si trovano diverse telecamere. Ma chi ha commesso il gesto è riuscito ad individuare l'unico angolo cieco presente, escluso dai circuiti di videosorveglianza, potendo così agire indisturbato. 

"Non abbiamo idea del perché abbiano voluto fare un danno del genere e sinceramente non credo che possa essere un qualche tipo di intimidazione o segnale legato alla criminalità organizzata, ma di certo si è voluto colpire un luogo che lavora per la consapevolezza dei rischi del nostro territorio e per l’emancipazione delle persone più povere", commenta Matteo Iori, presidente del Centro Sociale Papa Giovanni XXIII, l'associazione che nel marzo del 2013 ha dato vita qui a Reggio al Centro di documentazione.

"Ciò che fa star male non è tanto il danno economico - aggiunge Iori - quanto il sapere che ci sono persone così squilibrate da considerare ciò che facciamo un rischio e qualcosa da cacciare".

Dal Centro di documentazione non è stato portato via nulla. Da un primo sopralluogo, neanche la sede di Piazza Grande ha subito furti, nonostante il "buco" provocato sulla vetrata sia stato di più di mezzo metro, abbastanza ampio da permettere a qualcuno di entrare nei locali.

Sull'episodio è stata avanzata una denuncia contro ignoti. Una volta lanciato l'allarme, sul posto sono subito intervenuti agenti di polizia e uomini della Digos. Ma chiunque abbia commesso l'atto vandalico è riuscito a far perdere ogni traccia, facendo sparire anche l'oggetto contundente con il quale è stata distrutta la vetrata. E' la prima volta che il Centro di documentazione subisce un attacco da parte di vandali. 

"Il Centro di documentazione sulle mafie - spiega Iori -  è un progetto che abbiamo aperto in collaborazione con il Comune, la Regione e Libera ed è finalizzato a permettere ad ogni cittadino di divenire più consapevole del rapporto fra la criminalità organizzata e il nostro territorio, rendendo disponibili informazioni, documenti, studi e atti d’inchiesta. Oltre al Centro di documentazione sulle mafie la nostra associazione promuove in quello spazio anche il giornale di strada “Piazza Grande”, uno strumento pensato per permettere a chi vive in strada, o non ha risorse economiche, di guadagnare qualche soldo diffondendo un giornale centrato su tematiche sociali. Naturalmente abbiamo fatto denuncia contro ignoti e la Polizia si è dimostrata molto disponibile nel cercare di capire e approfondire la cosa senza sottovalutare niente".