Gazzetta di Reggio

Reggio

Blitz anti degrado in centro a Reggio Emilia, sotto la lente 200 persone

di Enrico Lorenzo Tidona
Blitz anti degrado in centro a Reggio Emilia, sotto la lente 200 persone

Controlli a tappeto da via Veneri fino alla Gardenia: espulsi sette stranieri. Sequestrata droga al Parco del Popolo. Capocasa: «I cittadini sono angosciati»

26 luglio 2015
2 MINUTI DI LETTURA





REGGIO EMILIA. Sette extracomunitari espulsi, sei fogli di via e quattro segnalati all’autorità giudiziaria. E’ questo il principale risultato del blitz effettuato dagli agenti della questura di Reggio nei punti “caldi” della città. Un’operazione contro il degrado e declinata al ripristino della sicurezza, scaturita in parte anche dalle segnalazione dei residenti, che ha portato a controlli a tappeto da parte delle Volanti, dell’anticrimine con l’ausilio di una unità cinofila della municipale Matildica Val Tassobbio e dalla municipale di Reggio.

Gli agenti hanno effettuato controlli a capillari alle aree maggiormente degradate della città, setacciando case in via Veneri, via Vecchi, in via Turri,via Bligny, spostandosi poi verso il quartiere Gardenia, fino a via Bolognesi, dove pochi giorni fa è avvenuta una rapina ai danni di due anziani che rincasavano a piedi. Piccole quantità di stupefacenti sono state trovate in possesso di alcune persone fermate al Parco del Popolo. [[atex:gelocal:gazzetta-di-reggio:site:1.11842284:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.gazzettadireggio.it/image/contentid/policy:1.11842284:1649475721/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

«Stiamo intervenendo non solo per verificare eventuali casi legati a illeciti ma per alleviare il disagio provato da molti cittadini - ha spiegato ieri il vice questore vicario Cesare Capocasa - Dobbiamo lavorare in rete anche con l’amministrazione comunale per intervenire anche sul senso di angoscia provato dai residenti di queste zone. Spesso l’immaginario comune è rivolto alla paura e non alla speranza. Paura destata da un allarme sociale.

"Bisogna cercare di riportare un pensiero positivo: è su questo che le istituzioni devono lavorare per legittimarsi. Noi dobbiamo dare una risposta ai cittadini. Quindi occorre una politica della sicurezza non dico innovativa ma che tenga presente anche che è necessario combattere il crimine e le sue cause ma soprattutto offrire sicurezza ai cittadini. Significa andare a lavorare sulla percezione dell’insicurezza che i cittadini hanno, andando a coniugare controllo del territorio, nostro scopo specifico, con il governo del territorio che è appannaggio dell’amministrazione».