Gazzetta di Reggio

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Il centro contro le mafie nel mirino dei vandali

Il centro contro le mafie nel mirino dei vandali

Distrutta la vetrata della sede, dove si trova anche la redazione di Piazza Grande Iori: «Qualcuno vuole ostacolare le nostre attività». Vecchi: «Fare subito luce»

26 luglio 2015
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Hanno spaccato la vetrata. Poi sono fuggiti. Un inquietante atto vandalico, che ha colpito uno dei più importanti presidi di legalità presenti in città. È quanto avvenuto martedì notte, quando qualcuno ha infranto la vetrata del Centro di documentazione sulle mafie in via Filippo Re 11, sede anche di altre attività come il giornale di strada Piazza Grande. Un'area ben sorvegliata, nella quale si trovano diverse telecamere. Ma chi ha commesso il gesto è riuscito ad individuare l’unico angolo cieco presente, escluso dai circuiti di videosorveglianza, potendo così agire indisturbato.

«Non abbiamo idea del perché abbiano voluto fare un danno del genere e sinceramente non credo che possa essere un qualche tipo di intimidazione o segnale legato alla criminalità organizzata, ma di certo si è voluto colpire un luogo che lavora per la consapevolezza dei rischi del nostro territorio e per l’emancipazione delle persone più povere», commenta Matteo Iori, presidente del Centro Sociale Papa Giovanni XXIII, l’associazione che nel marzo del 2013 ha dato vita al Centro di documentazione.

«Ciò che fa star male non è tanto il danno economico - aggiunge - quanto il sapere che ci sono persone così squilibrate da considerare ciò che facciamo un rischio e qualcosa da cacciare». Dal Centro non è stato portato via nulla.

Da un primo sopralluogo, neanche Piazza Grande ha subito furti, nonostante il “buco” provocato sulla vetrata sia stato più di mezzo metro, abbastanza ampio da permettere a qualcuno di entrare nei locali.

Sull’episodio è stata avanzata denuncia contro ignoti. Una volta lanciato l’allarme, sul posto sono intervenuti agenti di polizia e uomini della Digos. Ma chiunque abbia commesso l'atto vandalico è riuscito a far perdere ogni traccia, facendo sparire anche l’oggetto contundente con il quale è stata distrutta la vetrata. È la prima volta che il Centro di documentazione subisce un attacco da parte di vandali.

«Naturalmente abbiamo fatto denuncia contro ignoti – conclude Iori – la Polizia si è dimostrata molto disponibile nel cercare di capire e approfondire la cosa senza sottovalutare niente».

Sull’episodio è arrivata anche la ferma condanna del sindaco, Luca Vecchi: «Che si sia trattato di vandalismo o di un esecrabile tentativo di intimidazione sia chiaro che noi andiamo avanti sulla strada sin qui tracciata: riponiamo piena fiducia nell'opera delle forze dell'ordine affinché si riesca a fare piena luce e a giungere all'individuazione di chi ha danneggiato il centro». (e.spa.)