Gazzetta di Reggio

REGGIO EMILIA. La via per rilanciare il business è stretta e i soci di Unieco, riuniti ieri in assemblea, hanno dato il loro via libera al bilancio 2014 della cooperativa di costruzioni. Un passaggio certamente sofferto visto che nell’ultimo rigo c’è una perdita da 87 milioni di euro. La scrematura dei conti, con svalutazione delle partecipazioni e dell’immobiliare, ha portato a un crollo del valore del patrimonio netto, sceso da 144 milioni di euro del 2013 a 56 milioni del 2014.

La situazione non è facile ma il passo più difficile è stato compiuto grazie anche all’appoggio della base sociale, che ha licenziato i conti dando il via libera alla fase due. Entro settembre, infatti, verrà presentato il nuovo piano industriale, tarato sull’opzione stand alone, quella che non prevede l’aggregazione con altri soggetti, Coopsette in primis, progetto naufragato sempre per il volere dei soci. Sempre ieri c’è stato un referendum con il quale la coop ha chiesto l’approvazione anche dello statuto e un riequilibrio sul peso delle diverse tipologie dei soci.

Dopo alcuni interventi da parte dei soci, assai più miti rispetto alla resa dei conti avvenuta nell’assemblea dello scorso maggio, il direttore generale Antonio Barile ha spiegato l’iter che porterà alla presentazione del piano alle banche creditrici. Il presidente Mauro Casoli ha ricordato che il cda darà le dimissioni sempre a settembre, aprendo così la corsa alla presidenza. (e.l.t.)