Gazzetta di Reggio

Reggio

Palpeggia una dodicenne in pizzeria: arrestato

di Elisa Pederzoli
Palpeggia una dodicenne in pizzeria: arrestato

Correggio, la giovane ha chiesto aiuto al titolare. Il racconto: «Era spaventata, l’abbiamo rassicurata»

27 luglio 2015
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CORREGGIO. Una molestia in piena regola, un sopruso, una violenza. Per giunta, ai danni di una ragazzina di appena 12 anni. E’ quello che è successo giovedì sera alla pizzeria “Del borgo” di via Circondaria. Qui un ragazzo di origine indiana, residente in paese, ha messo le mani sul sedere della giovanissima, mentre aspettava il suo turno per essere servita. Poteva finire in niente.

Con i sentimenti di vergogna, e paura, affogati nel silenzio. Invece, ha trovato la forza di chiedere aiuto ai ragazzi del locale, di raccontare loro l’accaduto. E due giovani, indiani, sono stati arrestati: uno per violenza sessuale, l’altro per resistenza a pubblico ufficiale, a causa della reazione violenta all’arrivo dei carabinieri.

«Noi non c’eravamo accorti di nulla – racconta il titolare della pizzeria, Stelio Tagliaferro - quando le ragazze ci hanno raccontato ci siamo subito mobilitati: ho una figlia più o meno della stessa età... La ragazzina era sconvolta, non voleva dire niente. Poi, però, con la parente quasi coetanea avevano timore a tornare a casa da sole e così si sono fatte coraggio. Noi le abbiamo rassicurate. Abbiamo chiamato i carabinieri, che ci hanno detto di non farli andare via». In pizzeria, così, con discrezione, hanno tentato di trattenere i due indiani.

«Quando però sempre lo stesso è uscito, abbiamo visto che ancora ha allungato le mani per toccare la ragazzina. A quel punto gli abbiamo detto che avevamo chiamato i carabinieri. Lui ha cercato di fuggire, ma io l’ho rincorso e l’ho convinto ad aspettare».

Tensioni all’arrivo della pattuglia, con il parente del palpeggiatore che ha messo le mani addosso agli uomini dell’Arma. E’ finito tutto con un doppio arresto. Il giovane accusato di violenza sessuale resta ai domiciliari in attesa del processo, liberato l’altro con obbligo di firma. Diceva di non essersi accorto dell’accaduto.