Gazzetta di Reggio

Reggio

«Un atto vandalico inaccettabile»

«Un atto vandalico inaccettabile»

Dalla Regione la ferma condanna del gesto che ha colpito il centro sulle mafie

27 luglio 2015
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REGGIO EMILIA. «Esprimo al sindaco Luca Vecchi e al presidente Matteo Iori la più forte vicinanza mia personale e dell'Assemblea legislativa regionale. Condanniamo nella maniera più forte ogni atto di vandalismo o di intimidazione verso il Centro di documentazione sulle mafie di Reggio Emilia: la nostra regione rifiuta ogni forma di cultura mafiosa ed è impegnata nella prevenzione alle infiltrazioni mafiose e nella diffusione della cultura della legalità». Così Simonetta Saliera, presidente dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna condanna quanto avvenuto a Reggio Emilia, dove la sede del Centro di documentazione sulle mafie è stata danneggiata.

I vandali sono entrati in azione martedì notte, quando hanno distrutto la vetrata del centro, in via Filippo Re 11, sede anche del giornale di strada “Piazza Grande”.

Un buco sul vetro grande più mezzo metro. Nonostante l’ampiezza, tuttavia, all’atto vandalico non è seguito nessun furto.

L’area in cui si trova il Centro documentazione sulle mafie è ben sorvegliata, anche grazie alla presenza nella zona di diverse telecamere. Ma chi ha commesso il gesto è riuscito ad individuare l'unico angolo cieco presente, escluso dai circuiti di videosorveglianza, potendo così agire indisturbato. Un gesto inquietante, che ha provocato l’indignazione e la condanna del sindaco, Luca Vecchi. Per Matteo Iori, presidente del Centro Sociale Papa Giovanni XXIII, l'associazione che nel marzo del 2013 ha dato vita al Centro di documentazione, «di certo si è voluto colpire un luogo che lavora per la consapevolezza dei rischi del nostro territorio e per l’emancipazione delle persone più povere». Sull’episodio indaga la polizia.