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Cade dal tetto di un’azienda: è grave

di Lucia Cuccurese
Cade dal tetto di un’azienda: è grave

Cadelbosco, infortunio alla Forcep: operaio di Cavriago vola per 8 metri e batte la testa. Un collega ha tentato di afferrarlo

28 luglio 2015
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CADELBOSCO SOPRA. Caduto dal lucernario di un capannone, Gabriele Vanicelli, operaio 38enne di Cavriago, è gravissimo. Ieri mattina l'uomo stava lavorando alla ristrutturazione del tetto della Forcep Srl di Cadelbosco Sotto (zona artigianale Madonnina), quando, poco dopo le 10, la lastra in vetroresina su cui poggiava i piedi ha ceduto e lo ha fatto piombare a terra. L'operaio, dipendente della Gal Srl di Cavriago, è così precipitato per 8 metri, sbattendo la testa. Uno dei colleghi ha immediatamente dato l'allarme al 118, che ha inviato sul posto un'ambulanza e un'auto medica. Le condizioni di Vanicelli, seppur cosciente al momento dell'arrivo dei sanitari, sono subito apparse gravi e l'ambulanza, a sirene spiegate, lo ha trasportato al Santa Maria Nuova. «Quando ho visto il lucernario andare in frantumi, ho tentato di afferrare Gabriele per non farlo precipitare, ma purtroppo non ce l'ho fatta», dice un operaio che, assieme a Vanicelli, si trovava sul tetto del magazzino. I lavori nel fabbricato erano iniziati ieri mattina, dopo che venerdì lo stesso deposito era stato messo in sicurezza. «Il cantiere è regolare, a norma. Non so come sia potuto avvenire questo incidente, se per distrazione o per altro, ma purtroppo è successo ciò che non dovrebbe mai accadere», spiega Walter Zavaroni, titolare della ditta cavriaghese per cui Vanicelli lavora da più di 13 anni. Sulla dinamica dell'infortunio stanno indagando i carabinieri di Cadelbosco Sopra, intervenuti ieri mattina in via Guido Rossa assieme al personale del Servizio prevenzione e sicurezza della Medicina del lavoro. Di certo si sa che, al momento della caduta, l'operaio indossava l'imbracatura. «Se il ragazzo si sia slegato per un qualche istante non lo so – afferma il titolare della Forcep Srl, Silvano Acerbi –. Io qui sono arrivato stamattina (ieri mattina, ndr) verso le 8.30, quando gli operai già erano al lavoro. Stavano cambiando il tetto, perché c'è dell'eternit che vogliamo togliere. Ho controllato che fossero legati e che tutto fosse in sicurezza, e così era. Poi mi sono allontanato, finché non mi hanno chiamato per dirmi ciò che era successo. Il ragazzo, nonostante la botta, era cosciente e muoveva gli arti, tanto che voleva mettersi in piedi, ma i soccorritori glielo hanno impedito. Non so come sia potuto accadere. Ho investito molti soldi per fare installare la linea vita».

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