Gazzetta di Reggio

Reggio

L’aria migliora ma le auto restano ai box

di Jacopo Della Porta
L’aria migliora ma le auto restano ai box

Dati positivi per il bilancio ambientale, ma non si eviterà il pesante giro di vite sui blocchi del traffico

28 luglio 2015
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REGGIO EMILIA. La qualità dell’aria nel Comune di Reggio Emilia, secondo quanto rilevato dall’Arpa, continua a migliorare anche se il numero annuale di sforamenti delle Pm10 resta superiore ai livelli consentiti.

E’ quanto emerge dal bilancio ambientale, che sarà presentato oggi dall’assessore Mirko Tutino in consiglio comunale. Nel 2014 le giornate dove si è superato il valore limite dei 50 milligrammi di Pm10 per metro cubo sono state 50, a fronte di un numero massimo consentito di 35. Nel 2008 gli sforamenti erano stati ben 110 e negli anni successivi sono stati tra gli 80 e i 90, fino a quando nel 2013 sono scesi a 56 e infine l’anno scorso sono diminuiti ulteriormente. Se si considerano altri parametri la qualità dell’aria a Reggio è rientrata nei limiti previsti dalla legge. La media giornaliera annuale delle Pm10, rilevata nella centralina di viale Timavo, in circonvallazione, è passata dai 46 milligrammi per metro cubo del 2008 ai 33 del 2014. Lo stesso dato, nella centralina di San Lazzaro, evidenzia un passaggio da 33 a 24 milligrammi. Miglioramenti dal 2008 ad oggi si registrano anche per i livelli di biossido di azoto e per gli sforamenti di ozono. Questo trend di miglioramento è legato, secondo l’assessore Mirko Tutino, al rinnovo del parco auto dei reggiani e alle ordinanze di limitazioni del traffico (che tra l’altro incentivano a loro volta la sostituzione delle vetture).

Il traffico veicolare è responsabile per il 60% dell’inquinamento dell’aria e pertanto se si vuole affrontare il problema bisogna intervenire su questo aspetto. La qualità dell’aria della pianura Padana resta comunque decisamente poco salubre e il Piano aria adottato dalla Regione Emilia-Romagna prevede altre azioni per fare in modo che entro il 2020 il livello d’inquinamento rientri nei valori fissati dall’Unione Europea.

La misura più drastica, che si annuncia già a partire dal prossimo primo ottobre nei comuni con più di 30 mila abitanti, è quella che vieta la circolazione dei diesel Euro 3 entro i viali della tangenziale, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18.30. Gli Euro 3 sono i veicoli immatricolati dal 1999 al 2005 e dunque le limitazioni riguardano non poche vetture tra quelle attualmente in circolazione. Nell’area interessata dal blocco non potranno circolare i veicoli a benzina Euro zero (come è stato finora) ed Euro 1, e i veicoli diesel fino agli Euro 3 (finora erano coinvolti fino agli Euro 2). Potranno muoversi liberamente i veicoli a benzina dagli Euro 3 in poi e i diesel dagli Euro 4 in poi. ?A Reggio, dove circolano 115.487 vetture, più del 10% saranno colpite dalle nuove limitazioni. Un giro di vite che avrà effetti positivi sull’aria, se lo stop verrà fatto rispettare in modo rigoroso, ma che potrebbe provocare non poche proteste. Molti reggiani si troveranno dopo l’estate nella condizione di dover cambiare mezzo di spostamento per girare in città. Il Piano aria della Regione ha deciso di abbandonare i giovedì senz’auto, mentre restano le domeniche ecologiche. L’obiettivo è quello di introdurre correttivi strutturali invece di provvedimenti tampone.