«Unimore, classifiche fasulle»
Il rettore Andrisano: «Utilizzano parametri superati e non considerano gli ultimi progetti di ricerca»
REGGIO EMILIA. I pregi dell'università di Modena e Reggio ricevono un migliore riconoscimento dall'indagine Censis “Grande guida all'università”, pubblicata dal quotidiano La Repubblica, che le assegna il 17esimo posto fra i 58 atenei statali italiani rispetto al 21esimo attribuitole una settimana fa dal Sole 24 Ore. Anzi, se si considerano soltanto quelli di medie dimensioni, con un numero di studenti compreso fra diecimila e ventimila, Unimore balza in ottava posizione, grazie soprattutto alle eccellenti performance di ingegneria e agraria e, in generale, alla qualità dell'insegnamento. E' una valutazione dignitosa, di cui però il rettore non s'accontenta affatto: «Le classifiche elaborate da entrambi i quotidiani - polemizza Angelo Oreste Andrisano - utilizzano dati e parametri fermi a quattro o cinque anni fa. Quindi non tengono conto dei tanti progetti di ricerca avviati nell'ultimo triennio e neanche di quelli da noi portati avanti in quegli stessi anni a livello territoriale, nazionale e internazionale in collaborazione con imprese e privati».
In effetti la ricerca, nella quale Unimore sta investendo molto, è il tradizionale tallone d'Achille di Unimore. La stessa recente indagine del consorzio universitario Alma Laurea esprimeva nei suoi confronti giudizi molto positivi, ma soprattutto in merito alla didattica. Quelle successive del Sole 24 Ore e del Censis, complessivamente assai meno favorevoli, concordano nel limitare a quest'ambito le benemerenze del nostro ateneo. «Anche in questa ultima classifica - ammette Andrisano - ci penalizza la posizione raccolta dai nostri gruppi di ricerca». Unimore cerca di porvi rimedio sviluppando la cosiddetta “terza missione” degli atenei: «Puntiamo - spiega il rettore - a trasferire la ricerca universitaria a favore di progetti intrapresi in collaborazione con il territorio, che hanno una dignità e un valore non minori rispetto ai progetti competitivi nazionali ed europei. Unimore deve fare uno sforzo per riorientare la propria ricerca e potenziarla, specie quella di base. Sono convinto che gli sforzi che abbiamo intrapreso per adeguare la nostra offerta formativa, per rafforzare gli organici di docenti e ricercatori e per qualificare la nostra dimensione internazionale daranno già nel breve periodo risultati significativi».
Nella graduatoria generale stilata dal Censis Unimore figurava nel 2014 al 19esimo posto con 94,6 punti, calati quest'anno a 88,8, calcolati su una media fra cinque macroindicatori. I migliori punteggi (94) li ha ottenuti relativamente alle strutture e al web. Buono (87) anche il giudizio sull'internazionalizzazione. Per le borse di studio le è stato attribuito il 17esimo posto, ma soltanto il 24esimo per i servizi. Nell'ambito della didattica il nostro ateneo è al primo posto nei dipartimenti di ingegneria (102,5 punti) e agraria (104,5). E' medaglia d'argento nel ciclo unico di giurisprudenza e nelle lauree triennali sanitarie, agro-veterinarie ed economiche, medaglia di bronzo in quelle linguistiche, mentre scende al quarto posto nel gruppo geo-biologico e al quinto in medicina e chirurgia. Valutazioni meno lusinghiere si registrano nelle quattordici aree disciplinari di ricerca.