Gazzetta di Reggio

Reggio

correggio

«Assalam? Luogo di culto abusivo»

Il capogruppo Nicolini: «Vorrei capire cosa avviene in quel centro»

29 luglio 2015
2 MINUTI DI LETTURA





CORREGGIO. Si scalda la polemica intorno all’associazione Assalam che si raduna presso lo stabile di via Gambara. Dopo l’esposto presentato dalla Lega ai carabinieri, ad intervenire è Gianluca Nicolini, capogruppo Centrodestra per Correggio.

Nicolini ha depositato un’interpellanza con la quale chiede chiarezza per scoprire cosa si svolge veramente all’interno dell’ex atelier di moda di via Gambara. «Lo scorso aprile ho interpellato il sindaco per appurare l’esistenza di un centro di culto islamico abusivo in via Gambara – ripercorre la vicenda Nicolini – ma il vice sindaco Marzocchini, delegato dal sindaco a rispondere alla menzionata interpellanza, negava l’esistenza di un centro di culto islamico, affermando che presso lo stabile di via Gambara si trovava la sede dell’associazione culturale islamica Assalam specificando: “l’associazione si è costituita a luglio scorso, ho ricevuto più volte i rappresentanti, molto corretti anche nel portare immediatamente lo Statuto per l’iscrizione all’albo comunale, e abbiamo cominciato a ragionare di alcuni percorsi che si potrebbero fare e di alcune problematiche che abbiamo già sul nostro territorio in termini di religioni diverse che ci sono e che hanno le loro esigenze”. Nel mese di luglio – continua Nicolini – si è chiuso il Ramadan islamico, molti cittadini compreso me, transitando in via Gambara hanno potuto assistere ad una discreta attività intorno al “centro islamico” vedendo dalle finestre aperte sulla strada l’utilizzo dello stesso come luogo di culto».

Muovendo da queste premesse e considerato che «l’attività di culto esercitata pubblicamente in modo stabile, è attuabile solo all’interno dei fabbricati che sono stati appositamente autorizzati e attrezzati con le dotazioni urbanistiche prescritte, e secondo i vigenti standard edilizi contenuti nelle leggi regionali che disciplinano la materia e nel regolamento edilizio comunale», Nicolini domanda se si sia provveduto «a effettuare ulteriori approfondimenti richiedendo un parere alle competenti forze dell’ordine e dando mandato agli uffici comunali di rilevare l’utilizzo incongruo dello stabile, se è stata emessa un’apposita diffida all’associazione Assalam e se siano state commutate sanzioni amministrative». Il capogruppo chiede poi «se si valuti ancora compatibile l’iscrizione di tale associazione all’interno dell’albo comunale delle associazioni culturali». (s.a.)