Gazzetta di Reggio

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novellara

«La risorsa acqua resti pubblica»

di Vittorio Ariosi

Approvato all’unanimità un documento contro la privatizzazione

29 luglio 2015
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NOVELLARA. Anche il gruppo di maggioranza,“Novellara bene comune” ha presentato in Consiglio comunale una mozione riguardo alla “Gestione del servizio idrico integrato” a sostegno «della creazione di un soggetto pubblico capace di acquisire la concessione e di gestire il servizio attraverso un affidamento diretto» escludendo quindi ogni possibilità di privatizzazione del servizio idrico.

Approvata all’unanimità la richiesta al sindaco e alla giunta comunale di «adoperarsi affinché l’assemblea dei sindaci scelga di affidare la gestione dell’acqua ad una azienda speciale, con controllo pubblico al 100%» sulla base di una serie di considerazioni che erano già state al centro del referendum nazionale contro la privatizzazione dell’acqua.

In particolare si afferma che: «L’acqua è fonte di vita e costituisce pertanto il bene comune per eccellenza, diritto universale ed inalienabile».

«Quattro anni fa 26 milioni di italiani hanno detto “Sì” al referendum contro la privatizzazione dei beni comuni come l’acqua».

«Il Parlamento europeo ha approvato un documento affermando che, essendo l’acqua un bene comune dell’Umanità, la gestione delle risorse idriche non deve essere assoggetta a norme di mercato». Nello Statuto del Comune di Novellara si afferma inoltre «il principio della proprietà e della gestione pubblica del servizio idrico, con l’impegno di evitare politiche che portino alla privatizzazione dell’acqua». E poi: «A seguito di un’analisi preliminare sulla possibilità giuridica e tecnica dell’Agenzia Territoriale dell’Emilia Romagna, e acquisiti diversi contributi tecnici emersi dagli incontri del Forum provinciale dell’Acqua, i sindaci hanno ritenuto che l’affidamento diretto a un soggetto a totale contributo pubblico fosse l’opzione migliore per la gestione del servizio idrici integrato».

Secondo l’assessore comunale all’Ambiente e al Bilancio, Alberto Razzini, «gli amministratori comunali di Novellara all’unanimità non hanno dubbi, non solo sull’opportunità ma anche sulla effettiva possibilità di mantenere al 100% il controllo pubblico sull’acqua». Il documento ricalca quello già approvato anche da altri consigli comunali ma criticato da ambientalisti e dai consigliere Sel che preferirebbero il ritorno alla gestione cosiddetta “in house” di ogni comune.