Gazzetta di Reggio

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«Coffrini sempre assente, ora risponda»

«Coffrini sempre assente, ora risponda»

Brescello, Silva replica al sindaco: «Non era nemmeno in Provincia quando si parlava di Aemilia»

30 luglio 2015
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BRESCELLO. È ancora polemica, a Brescello, dopo il consiglio comunale di lunedì al quale non si sono presentati tre consiglieri su quattro dell’opposizione. Catia Silva, capogruppo di “Brescello onesta”, ha voluto mettere in atto un gesto di protesta verso l’amministrazione comunale accusandola di non aver mai trattato, nel corso delle sedute, temi considerati caldi come l’insediamento della commissione prefettizia e le confische avvenute sul suolo brescellese.

La rappresentante della Lega Nord tiene a replicare al primo cittadino Marcello Coffrini, che in consiglio aveva “tirato le orecchie” agli assenti. «Siamo in grado di portare avanti da soli il ruolo di consiglieri – scrive Catia Silva – non abbiamo bisogno che sia Coffrini a indicarci la strada, dato le sue continue assenze ai consigli dell’Unione oltre che alla riunione in Provincia, dove ha delegato l’assessore Carpi per comunicare che il Comune di Brescello si dichiarava parte civile nell’operazione Aemilia, argomento assai importante che però Coffrini non ha il coraggio di affrontare».

«Sarebbe il caso invece – prosegue la Silva – che il sindaco, proprio per rispetto verso chi non lo ha votato, riuscisse a dare delle risposte, risposte che non abbiamo mai avuto alle nostre mozioni e interpellanze, risposte che ai nostri elettori non possiamo dare, dato che la sua amministrazione ci nega e ignora tutto ciò di cui un consigliere di minoranza ha diritto. Ai consigli comunali – prosegue la capogruppo di “Brescello Onesta” – non si discute oppure si approva solo quello che la legge a loro impone, mentre invece si dovrebbe democraticamente mettere a conoscenza di tutti i problemi del paese. Nel consiglio comunale di lunedì scorso si sarebbero dovuti trattare tanti argomenti, che ancora oggi sindaco e amministrazione continuano a evitare: ad esempio, com’è finita la questione relativa all’ex vigile Donato Ungaro? In che modo pensano di risarcirlo? Sino a prova contraria è stato licenziato ingiustamente».

Infine, non poteva mancare un riferimento alla ’ndrangheta. «È un tema tabù – conclude Catia Silva – e nonostante tutto ciò che è successo, il sindaco Marcello Coffrini non riesce a pronunciare parole di condanna nei confronti di certe persone che vivono nel suo paese. Perché? Finché non avremo risposte continueremo a utilizzare l’unico metodo democratico che abbiamo a disposizione: ritirarci sull’Aventino. Chiediamo che il sindaco abbia il coraggio di parlare di temi caldi e preoccupanti come ho fatto io, senza nascondermi».