Box in fiamme, muoiono tre cavalli
Cavriago: l’incendio è partito dalle rotoballe, indagini sulle cause del rogo. Il proprietario: «E’ stata autocombustione»
CAVRIAGO. Tre cavalli morti e una stalla andata completamente distrutta. E’ il pesante bilancio dell’incendio che, ieri pomeriggio, ha devastato i box di una cascina nelle campagne di Cavriago, al confine con Barco e Gaida. E ora sulle cause di quelle fiamme, che hanno alzato una colonna di fumo visibile anche da molto lontano, sono in corso indagini da parte dei carabinieri.
Erano circa le 14 quando al 115 è arrivata la chiamata di aiuto da via Torre, la strada che è il proseguimento da via Villa Chiara: una strada sterrata che si addentra nella campagna a confine tra i tre Comuni. Ma quando sul posto sono arrivati i vigili del fuoco, da Reggio e Sant’Ilario, le fiamme erano già molto alte e le conseguenze, purtroppo, già irrimediabili: i tre cavalli che erano chiusi nel box erano già morti. Spaventati dal fumo e dal fuoco, si sono rintananti tutti nell’angolo più lontano possibile rispetto a dove è partito il fuoco, ma non è bastato.
Le fiamme li hanno raggiunti e sono morti, probabilmente prima asfissiati e poi, a loro volta, avvolti dal fuoco.
I vigili del fuoco sono riusciti a salvare un gattino che si era nascosto sotto a una cuccia vuota e a far uscire tutti gli altri animali da cortile e a metterli in salvo, compresa una pecora che è rimasta ferita. Sul posto è intervenuto anche il Servizio veterinario dell’Ausl.
La cascina, da molti anni, è affittata da Giovanni Ponissa, carabiniere in pensione originario di Isola Capo Rizzuto, con moglie e figlie. Quest’ultime non hanno potuto trattenere le lacrime di fronte a tanta devastazione e alla morte dei loro animali. Fino a poco prima dell’incendio erano lì, per dar da mangiare agli animali, poi erano andate a casa per il pranzo.
«Due di quei cavalli erano di mia proprietà, il terzo di un amico. Cavalli adulti, da passeggiate - ha spiegato l’ex militare - Non so cosa sia successo, noi purtroppo non c’eravamo altrimenti ce ne saremmo accorti. L’unica cosa che posso pensare è l’autocombustione delle rotoballe».
Sono queste ultime ad aver tenuto per molte ore impegnati i vigili del fuoco, sul posto con 14 uomini, che sono rimasti sul posto sin verso le 19: con l’aiuto di un mezzo di un agricoltore della zona, hanno “smassato” come si dice in gergo il fieno affinché piano piano le fiamme finissero e la situazione potesse tornare in sicurezza.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Bibbiano e Cavriago. A raggiungerli poco dopo è stato anche il comandante della compagnia di Reggio, il capitano Giuseppe Nardò.
Toccherà ai carabinieri, ora, sulla base degli accertamenti dei vigili del fuoco, stabilire le cause del rogo.
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