Condannati a quattro anni per la rapina alla farmacia
Assalto in via Pansa: pena più “soft” solamente per Astorre che ha collaborato Proseguono le indagini sulla banda dei nonni: sono sospettati per altre 6 rapine
REGGIO EMILIA. Tutti condannati i quattro rapinatori che il 10 febbraio scorso hanno portato il terrore nella farmacia “Il parco” di via Pansa: pistola puntata alla testa del farmacista, cutter in pugno, il “palo” ad attenderli in macchina non molto lontano dal luogo dell’assalto.
Sono stati giudicati con rito abbreviato (quindi con sconto di pena di un terzo) e il gup Antonella Pini Bentivoglio ha, in pratica, accolto le richieste del pm Giacomo Forte: 4 anni di reclusione al 68enne Marco Sassi (difeso dall’avvocatessa Claudia Pezzoni), al 75enne Angelo Moratti (assistito dal legale Marco Fornaciari) e al 47enne Daniele Zangirolami (difeso dall’avvocato Matteo Marchesini).
Condanna più “soft” per il 56enne Paride Astorre che è difeso dall’avvocatessa Elisabetta Strumia (studio legale Bucchi): è stato “premiato” il suo atteggiamento collaborativo durante le indagini. La polizia quel giorno arrestò una banda non solo “attempata”, ma anche fatta di vecchie conoscenze delle forze dell’ordine e per di più con due componenti detenuti (in regime di semilibertà).
Gli investigatori sono convinti che i quattro siano responsabili di altre sei rapine – tutte molto simili per le modalità a quella di via Pansa – avvenute dall’ottobre 2014 fino all’arresto di quella movimentata mattinata di metà febbraio. Quindi nei loro confronti (sono tutti in carcere e lì sconteranno le condanne emesse ieri) proseguono le indagini della squadra mobile.
Sono circa le 11.45 del 10 febraio scorso quando scatta la rapina. Nella farmacia comunale sono presenti alcuni clienti e i dipendenti: dato l'orario (è aperta 24 ore) e la posizione è una delle farmacie più frequentate della città. Uno dei banditi sta alla porta, l'altro si avvicina al bancone. Il terzo lo oltrepassa. Hanno due pistole del tutto simili a quelle vere - solo in seguito si accerterà che sono giocattolo, ma senza il tappino rosso - e un cutter. Minacciano il farmacista. Volevano che gli aprisse la cassaforte, ma si sono dovranno "accontentare" di quanto trovato in cassa e nel retro: diverse centinaia di euro. Fuggiranno in bicicletta, per poi salire vicino al tribunale sull’auto del quarto complice. Ma non andarono lontano: in via Samoggia l’arresto.