Gazzetta di Reggio

Reggio

UNA DELEGAZIONE PALESTINESE IN CITTà

Reggio Children sbarca in Cisgiordania

Prevista, nell’arco di tre anni, l’apertura di 25 classi per bambini in età prescolare

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REGGIO EMILIA. Tre anni per formare insegnanti delle scuole d’infanzia da realizzarsi in Cisgiordania, partendo inizialmente con la città di Betlemme, dove convivono scuole pubbliche e private di diverse confessioni religiose. L’iniziativa è stata presentata ieri dal Comune di Reggio che assieme a Reggio Terzo Mondo, Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia e Reggio Children stanno portando avanti un progetto cofinanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale e dalla Regione Emilia Romagna. Nell’incontro di ieri tra l’assessore Serena Foracchia e la delegazione palestinese, che resterà in città fino al 30 ottobre proprio per conoscere da vicino il modello educativo reggiano, è stato illustrato il progetto che punta a supportare e favorire l’apertura di 25 classi in età prescolare in una realtà dove solo la metà dei bambini frequenta scuole d’infanzia e dove nella maggior parte dei casi gli asili sono gestiti da enti privati. «Il progetto Aeipc, che inciderà economicamente in misura minima sul Comune di Reggio - ha detto l’assessore Foracchia - mira a formare il personale e dotare le scuole di strumenti adeguati». La delegazione palestinese composta da sette direttori e altrettanti insegnanti già in questi giorni parteciperanno a momenti formativi al Centro Malaguzzi e nelle scuole comunali dell’infanzia Robinson Andersen e Allende. All’incontro, oltre all’assessore Foracchia, hanno preso parte il direttore della scuola greco Ortodossa di Betlemme George Saader, Suheir Salah Aldeen Mahmoud Afaneh del Ministero dell’Educazione della Palestina e Maria Teresa Pecchini presidente di Reggio Terzo Mondo. Il progetto pilota, ha sottolineato l’assessore Foracchia, s’inserisce all’interno del dialogo consolidato che Reggio mantiene con quei territori e prevede la formazione del personale e l’assistenza tecnica in loco, la fornitura di attrezzature e materiale didattico per l’avvio delle sette scuole pubbliche e private che fanno parte del progetto pilota e che fungeranno da start-up per le altre 25 scuole pubbliche in Cisgiordania che l’Autorità palestinese vuole attivare nei prossimi tre anni. (r.f.)