La chiave del successo? Gli agricoltori sul posto
Amendola: «I nostri prodotti non sono stati solo venduti ma anche raccontati e degustati»
REGGIO EMILIA. «Siamo stati tra i primi a credere e ad investire in Expo con la tempestiva scelta di sponsorizzarne il simbolo, l’Albero della Vita, e animare quotidianamente il nostro padiglione “No farmers no party” con la partecipazione degli agricoltori provenienti da tutte le regioni d’Italia. Una scelta che è stata premiata dai riconoscimenti dei tanti entusiasti visitatori ma anche dalla convinzione che l’esposizione ha aiutato a restituire dignità e valore al lavoro nei campi dove sono impegnati nel mondo 570 milioni di aziende ed oggi sono più vicini gli ambiziosi obiettivi che sono stati fissati all’inaugurazione “Nutrire il Pianeta, Energia per la vita”». È questo il commento del presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel presentare la prima indagine completa sul bilancio dell’evento elaborata da Coldiretti/Ixe’ al Forum “Expo: l’eredità e le sfide future”, organizzato dalla Coldiretti a Milano.
«Siamo riusciti a far toccare con mano ai visitatori di Expo la realtà della nostra agricoltura - commenta Vito Amendolara, delegato confederale della Coldiretti reggiana - grazie alla presenza continua degli agricoltori stessi. Il protagonismo dei nostri agricoltori è stato uno dei fattori chiave di Expo perché ha rappresentato le attività produttive e soprattutto i prodotti, raccontandoli e facendoli assaggiare».
«Facendo due conti infatti abbiamo visto che nell’area del padiglione Coldiretti “No farmers no party” sono stati distribuiti ogni giorno per i 180 giorni di apertura - commenta Assuero Zampini, direttore della Coldiretti reggiana - 500 pasti serviti tra pranzi e cene con 100 bottiglie di vino, 1000 porzioni di cibi di strada, 1500 colazioni e 2000 degustazioni o merende in media. Tra questi i prodotti reggiani non sono rimasti a guardare, infatti nel periodo di presenza della nostra regione sono stati utilizzati 1500 kg di parmigiano reggiano, 600 kg di salumi doc, igp e tradizionali e 1400 bottiglie di lambrusco oltre alla distribuzione gratuita di 36 mila kit dell’orto per sensibilizzare sui temi dell’ambiente e della biodiversità».