Inaugurato il servizio App per i ragazzi in difficoltà

Inaugurato il servizio App per i ragazzi in difficoltà

Montecchio: a piccoli gruppi, accoglierà gli adolescenti verso i progetti dell’affido Collaborazione con le loro famiglie e i servizi sociali della Val d’Enza e dell’Ausl

25 novembre 2015
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MONTECCHIO. In concomitanza con la giornata internazionale dei “Diritti dell’Infanzia”, venerdì scorso si è svolta l’inaugurazione della sede di un nuovo servizio, ricavata nei locali del ex Coop L’Olmo completamente ristrutturati e riarredati. In una casetta gialla, ragazzi e ragazze tra gli 11 e i 18 anni, verranno accompagnati, per piccoli gruppi, in progetti di affido familiare e di socializzazione, con adulti accoglienti ed educatori. L’obiettivo è di sostenere i ragazzi facendone crescere le consapevolezze e le abilità anche in collaborazione con le loro famiglie. Il progetto, partito ormai un anno fa a Bibbiano, si sta diffondendo in tutti i Comuni della Val d’Enza e trova nella nuova sede di Montecchio il punto di riferimento centrale.

La realizzazione è stata possibile grazie al forte investimento dell'Unione e del Comune di Montecchio, con il contributo della Regione Emilia Romagna che ha permesso l’allestimento degli spazi interni, e della Fondazione Manodori, che ha finanziato il progetto ritenendolo generativo di risorse e capace di lavorare sulle nuove vulnerabilità.

Nella tavola rotonda che ha seguito il taglio del nastro, si sono confrontati amministratori, operatori e professionisti che lavorano sulla tutela dell’infanzia e dell’adolescenza. Tra gli interventi, coordinati dal sindaco di Bibbiano Andrea Carletti, con delega alle Politiche sociali per l'Unione quello del presidente dell'Unione Paolo Colli, dalla deputata Vanna Iori e dal Giudice Onorario Elena Buccoliero, ma anche altri operatori e professionisti che ogni giorno lavorano per il benessere dei ragazzi e la tutela dei loro diritti: le responsabili di Servizio sociale Federica Anghinolfi, Simona Bigi e Margherita Merotto, la responsabile della Neuropsichiatria Gabriela Gildoni, l'Educatrice Roberta Chierici e infine l'avvocato Marco Scarpati. Erano presenti anche i sindaci di Canossa, Cavriago, Sant'Ilario e Gattatico. Gli Amministratori hanno in particolare voluto valorizzare l'eccezionale professionalità degli operatori del territorio, che ha consentito attraverso l’App di mettere a punto un'esperienza estremamente qualificata ed innovativa, praticamente senza precedenti, totalmente improntata al lavoro di rete e basata sulla valorizzazione delle risorse della comunità.

Un momento significativo è stata la proiezione di un filmato realizzato con operatori e ragazzi che frequentano il servizio, una testimonianza molto toccante di come l'App (come “appartamento” cioè un luogo ma anche come “appartenenza” cioè relazione) rappresenti per i ragazzi una reale opportunità di crescita e benessere.