Campegine, la pizzeria Canal Vecchio tra le 100 migliori d’Italia
Il titolare Pasquale Coppola soddisfatto per il riconoscimento: «Nella guida di Alice, in libreria da ieri, c’è la ricetta della mia pizza Profumata»
CAMPEGINE. C’è anche il “Canal Vecchio” di Campegine tra le cento pizzerie migliori d’Italia selezionate dopo il successo televisivo di “Alice Master Pizza” e raccolte in un volume in libreria da ieri.
«Per comunicarmi che la mia pizzeria era tra le migliori d’Italia mi hanno mandato due email – racconta, al culmine della gioia, il titolare Pasquale Coppola –. Alla prima, però, non ho risposto perché mi sembrava uno scherzo. Era troppo bello per essere vero».
La verità, invece, a volte va a braccetto coi sogni e così il pizzaiolo più vulcanico di Campegine – forse anche della Val d’Enza – si è ritrovato “stampato” su una pagina della guida.
Contento?
«Impossibile non esserlo. Ci sono volute due mail e una telefonata per crederci, ma alla fine è vero: il “Canal Vecchio” è tra le pizzerie migliori d’Italia».
Come sono arrivati a lei i critici di Alice Master Pizza?
«Mi hanno detto di avere delle persone che girano l’Italia, se non tutta in parte, per guardare i locali e assaggiare le pizze. E poi leggono con attenzione i social network e le recensioni di TripAdvisor».
A ogni pizzeria è assegnata una ricetta speciale. Qual è la sua?
«La pizza Profumata, una mia invenzione che nel 2009 mi ha fatto arrivare in finale ai campionati europei di pizza che si sono disputati a Bari».
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Un suo cavallo di battaglia, insomma. Com’è farcita?
«Ha sopra mozzarella di bufala, pancetta, patate lesse con olio, aglio e prezzemolo, scaglie di Parmigiano Reggiano e funghi porcini freschi».
Ma la Profumata è solo la prima delle pizze che ha inventato in questi anni...
«L’ultima nata è la Bionda, chiamata così perché ho usato la birra per la lievitazione».
E poi ci sono la Rossa e la Nera...
«La prima, con cui siamo andati persino all’Expo di Milano, è con il Lambrusco della Cantina Ferretti di Campegine. La nera, invece, ha nell’impasto il carbone vegetale».
Tutte a lunga lievitazione e altamente dirigibili. C’è una quarta “sorella” in arrivo?
«Per adesso non posso svelare nulla, ma sto lavorando a un nuovo impasto. Intorno a primavera potrei lanciarla...».
È già andato in libreria a comprare la guida “Le migliori pizzerie d’Italia”?
«Non ancora, ma lo farò al più presto. Non so ancora che impatto avrà questa pubblicazione e se ci farà conoscere anche a nuovi clienti, magari non di Reggio, ma sicuramente è un ottimo modo per cominciare l’anno. Una vera soddisfazione».