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Reggio Emilia: usura a tasso del 1.400%, due arresti

Reggio Emilia: usura a tasso del 1.400%, due arresti

I carabinieri hanno fermato un reggiano e un calabrese che taglieggiavano italiani e stranieri

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REGGIO EMILIA Arresto, per un giro di usura e estorsione, nei confronti di un reggiano e di un calabrese da parte dei carabinieri di Reggio Emilia. Le indagini condotte dai militari della compagnia di Reggio con la collaborazione dei colleghi di Cavriago, Bibbiano e Sant'Ilario hanno portato in manette i due ritenuti responsabili di usura ed estorsione a Reggio Emilia e provincia ai danni di reggiani e stranieri costretti, in alcuni casi, a saldare debiti con tassi usurari anche di oltre il 1.400%.

La Procura di Reggio Emilia, dando credito alle indagini dei carabinieri, ha richiesto ed ottenuto dal Gip del Tribunale i provvedimenti restrittivi di natura cautelare che sono già stati eseguiti.

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LE VITTIME  Tutto parte dalla vicenda che coinvolge una delle due vittime finora accertare. Un commerciante di Cavriago in grave crisi di liquidità si rivolge a un intermediario reggiano, il quale gli presenta un cittadino cutrese con precedenti per reati contro il patrimonio.

Successivamente l'usuraio e il commerciante vengono fermati dai carabinieri che notano una lite in strada tra i due. L'usuraio dice di aver compiuto lavori per 10mila euro non saldati dalla commerciante. Dopo l'attività di indagine i carabinieri scoprono che si tratta in realtà di un prestito di 3mila euro diventati poi 10mila in poco tempo.

Quello del commerciante non è però un caso isolato. Viene a galla nei mesi la vicenda di un cittadino albanese, che chiede un prestito di 1.200 euro diventati poi 1.800 euro in 20 giorni.