Gazzetta di Reggio

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Anche Rossenella riapre i battenti

di Martina Riccò
Anche Rossenella riapre i battenti

Canossa: la gestione affidata ad Archeosistemi, altri stanziamenti in arrivo

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CANOSSA. La torre di Rossenella ha riaperto i battenti. E dopo le polemiche che hanno accompagnato le vacanze pasquali - dato che la torre era chiusa e il castello di Matilde aveva dovuto rispettare gli orari di visita invernali imposti dal Polo museale di Bologna - a Canossa può tornare il sereno.

«La torre di Rossenella – spiega il sindaco Luca Bolondi – a Pasqua è rimasta chiusa perché l'associazione che da anni la gestiva, pur essendo stata chiamata a firmare il rinnovo della convenzione, non è passata in Comune. Dopo alcuni giorni, poi, ci hanno fatto sapere che non erano più interessati a continuare questa collaborazione e così ci siamo rivolti ad Archeosistemi, l’ente che già gestisce il castello di Canossa».

Una decisione che consentirà di trattare con maggiore coerenza il tema del turismo: «A noi è dispiaciuto interrompere il rapporto con l'associazione che si occupava di Rossenella – conferma il sindaco – ma è chiaro che affidare entrambi i siti ad Archeosistemi ci permetterà di uniformare la politica turistica a cui stiamo mirando. Il nostro obiettivo, infatti, è quello di attrarre sempre più persone a Canossa, facendo loro trovare una rete di accoglienza, oltre che bellezze naturalistiche e culturali».

Proprio per questo l’amministrazione comunale - spalleggiata dai cittadini e dalle varie associazioni del luogo - si è spesa in questi mesi per trovare un solido supporto in Regione. «Dopo il grande appoggio avuto dalla Provincia – ricorda Bolondi – che aveva prorogato a proprie spese la gestione del castello nonostante la riforma Delrio, anche la Regione si è schierata dalla nostra parte: prima assicurandoci i 250mila euro con cui intervenire sul dissesto idrogeologico della zona, poi dandoci 15mila euro per proseguire con la gestione attuale fino al 30 settembre».

E all’orizzonte potrebbero esserci anche altri finanziamenti. «Abbiamo presentato un progetto per avere ulteriori fondi per la valorizzazione del territorio – spiega il primo cittadino di Canossa – e, se dovesse essere accettato, potremmo costruire un ufficio turistico in paese che ora non c'è».

Ma in cantiere ci sono anche altri interventi. «Oltre alla costruzione del sistema fognario – svela Bolondi – abbiamo messo a bilancio la realizzazione di un distributore dell'acqua pubblica e il rifacimento delle strade. Non solo. Se tutto andrà come deve andare, a giugno inaugureremo l'oasi naturalistica nell'ex cava del Ccpl. Si tratta – spiega – di un’area molto vasta un tempo adibita a cava di ghiaia dove ora, grazie a un patto sancito con la Ccpl, sono stati realizzati due laghi. Realizzeremo una pista ciclabile per collegare l'oasi agli scavi di Luceria. Tutto questo - conclude - in attesa che intervenga lo Stato. In barba a chi dice che non stiamo facendo nulla per Canossa e non abbiamo un progetto chiaro in testa».