Aemilia, le prime sentenze: Pagliani assolto, condannati Mesiano e Gibertini
Per il gup Francesca Zavaglia il consigliere comunale di Forza Italia non ha commesso il fatto. Sei anni al boss Nicolino Grande Aracri.
REGGIO EMILIA. Condannati il giornalista Marco Gibertini e l'ex autista del questore, Domenico Mesiano. Assolto il consigliere comunale di Forza Italia, Giuseppe Pagliani, accusato di concorso esterno, per il quale la Procura aveva chiesto 12 anni.
Sono concluse oggi le contro repliche dei difensori nel processo di 'Ndrangheta Aemilia, in corso a Bologna. Il Gup Francesca Zavaglia é entrata in camera di consiglio intorno alle 11.30 e la lettura della sentenza è arrivata nel tardo pomeriggio.
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Sono 71 gli imputati in abbreviato, tra cui quasi tutti i promotori e gli organizzatori dell'associazione mafiosa contestata dai Pm della Dda Marco Mescolini e Beatrice Ronchi. Una ventina di accordi per patteggiamenti.
PENE PER UN TOTALE DI 305 ANNI. Abbassate in generale le richieste dei Pm. Sono state 58 le condanne per un totale di 305 anni, 12 le assoluzioni e un proscioglimento, Bernini, per prescrizione. Condannato a sei anni il boss Nicolino Grande Aracri, che non risponde di associazione mafiosa. Per il pentito Giuseppe Giglio, condanna a 12 anni e 6 mesi. La richiesta era di 20 anni.
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Sono stati rigettati due patteggiamenti per Francesco Falbo e Salvatore Ruggiero. Assolti Michele Colacino (erano stati chiesti 12 anni) e Floro Vito Selvino (la richiesta era di 12 anni). Condanna per Alfonso Diletto (14 anni, ma la richiesta era di 20 anni).
Il giornalista reggiano Marco Gibertini è stato condannato a 9 anni e 4 mesi. Per lui la Procura aveva chiesto 14 anni. Per Giulio Gerrini, condanna di 2 anni e 4 mesi.
L'ex autista del questore, Domenico Mesiano, è stato condannato a 8 anni e sei mesi. Per lui la Procura aveva chiesto 12 anni e 8 mesi.
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Condanna a un anno per Giovanni Sicilia, contro il quale la Procura aveva chiestoi nove anni. In prescrizione la posizione di Giovanni Paolo Bernini, ex assessore Parma. Un anno e otto mesi per Antonio Muto. Quattordici anni per Antonio Silipo. Assoluzione invece per Giuseppe Pagliani per non aver commesso il fatto. Assolto anche Alessandro Palermo. Quattro anni e 10 mesi a Patrizia Patricelli, moglie di Giovanni Vecchi della Save Group. Per l'ex patron della Save Group una pena di 4 anni e 10 mesi. Condanna per 10 anni per Giuseppe Richichi e a 15 anni per Nicolino Sarcone.
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Condannata anche la fiscalista bolognese Roberta Tattini. Per lei una pena di otto anni e 8 mesi. Nove anni e 8 mesi, invece, per Roberto Turrà. Antonio Gualtieri è stato condannato a 12 anni.
PARTI CIVILI. Riconosciuti alla Regione danni per 600 mila euro. Cento mila euro, invece, per la Provincia di Reggio. Fra le parti civili, provvisionali da 150 mila euro anche per i Comuni che si erano costituiti parti civili, fra i quali Reggiolo, Montecchio, Brescello, Bibbiano.
LA PROCURA: «Complessivamente ha più che tenuto l'ipotesi accusatoria». È il commento alla sentenza del rito abbreviato di Aemilia, con 58 condanne per 305 anni complessivi, del procuratore aggiunto di Bologna Valter Giovannini, delegato ai rapporti con la stampa. Al termine della lettura della sentenza del Gup nell'aula Bachelet della Corte di Appello, dove si sono tenute le ultime udienze, Giovannini ha abbracciato i Pm titolari dell'indagine e che hanno sostenuto l'accusa, Marco Mescolini e Beatrice Ronchi.
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SARCONE, LA PENA PIU' ALTA. La pena più alta sono i 15 anni inflitti a Nicolino Sarcone, ritenuto dalla Dda il capo dell'organizzazione 'Ndranghetistica emiliana, legata alla Cosca Grande Aracri.
Poi gli altri capi: Alfonso Diletto, 14 anni e due mesi, Romolo Villirillo 12 anni e 2 mesi; Francesco Lamanna e Antonio Gualtieri 12 anni; tra le più pesanti anche la pena per l'imprenditore Giuseppe Giglio, da poco divenuto collaboratore di giustizia: 12 anni; 10 per il commercialista Donato Clausi.
Nicolino Grande Aracri, ritenuto il capocosca, ma che in questa giudizio non rispondeva di associazione mafiosa, è stato condannato a sei anni e otto mesi; assolto il fratello, l'avvocato Domenico Grande Aracri.
Otto anni e otto mesi per la fiscalista bolognese Roberta Tattini, accusata di concorso esterno, mentre il marito Fulvio Stefanelli e il collaboratore Giovanni Summo sono stati assolti. Giulio Gerrini, il capo dell'ufficio tecnico del Comune di Finale Emilia, è stato condannato a due anni e quattro mesi. I poliziotti Domenico Mesiano e Antonio Cianflone sono stati condannati rispettivamente a otto anni e sei mesi e nove anni e quattro mesi; il giornalista Marco Gibertini a nove anni e quattro mesi.
Ecco la mappa dei beni confiscati realizzata da Confiscati Bene
(dati dell'Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati)