Gazzetta di Reggio

Reggio

Mire, bando pronto entro l’anno

di Luigi Vinceti
Mire, bando pronto entro l’anno

Ad annunciarlo Antonella Messori, direttore generale del Santa Maria. Mori: «Progetto di comunità»

2 MINUTI DI LETTURA





REGGIOE MILIA. L'organizzazione ospedaliera reggiana sta per mettere a segno un altro importante bersaglio. Fra breve tempo, sicuramente prima della fine dell'anno, sarà infatti pronto il bando per la costruzione del Mire - Maternità Infanzia Reggio Emilia - il nuovo grande dipartimento che ha l'obiettivo della tutela della donna, della gestante, della coppia, del neonato e del bambino. Lo ha annunciato Antonella Messori, direttore generale dell'Arcispedale Santa Maria Nuova, intervenendo alla serata che il Rotary e il Soroptimist hanno dedicato all'importante progetto che sta ormai per imboccare la dirittura d'arrivo.

Ad avallare il rilievo dell'iniziativa è stata anche la consigliera regionale Roberta Mori che ha ribadito l'impegno della Regione Emilia Romagna che ha già contribuito allo stanziamento di 11 e 14 milioni di euro per quello che, partito nel 2011 come un semplice sogno, si è trasformato in un magnifico “progetto di comunità”. «Ciò che riempie davvero il cuore - ha concluso - è la coralità di impegni che sostiene e accompagna il Mire».

Il nuovo dipartimento verrà collocato in un edificio composto da 5 piani che misurerà complessivamente 16.000 metri quadrati e se tutto si svilupperà secondo programma la prima pietra potrebbe già essere posata all'inizio del 2017. «Dobbiamo solo verificare - ha annotato la Messori - la piena rispondenza del nostro bando alle nuove regole sugli appalti recentemente dettate dal ministro Delrio». Di fatto, oltre agli stanziamenti pubblici già autorizzati, per il completamento delle strumentazioni cliniche servirà un'altra decina di milioni di euro e dunque più che mai la generosità popolare diventerà determinante.

Le mission del Mire saranno numerose - ha spiegato il direttore di Ostetricia e Ginecologia del Santa Maria Nuova professor Giovanni Battista La Sala - e vanno dalla disponibilità di spazi e tecnologie d'avanguardia necessarie per garantire la miglior assistenza possibile, alla formazione del personale oltre che alla ricerca continua. Sarà soprattutto preminente la cura del paziente inteso come persona. Il tutto finalizzato alla diagnosi prenatale di eventuali malattie genetiche ed ovviamente alla loro cura.

A fare gli onori di casa dell'affollato incontro, che si è svolto al Cere, sono stati il presidente del Rotary Riccardo Zucco, la presidente del Soroptimist Olga Pattacini e Deanna Veroni presidente di Curare Onlus, altro concreto protagonista del progetto nelle vesti di promotore della solidarietà collettiva. Il Mire, dunque, non è più solo un sogno.